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Cronaca L'Aquila

L’Aquila, in autostrada con auto rubata e arnesi da scasso

Nel pomeriggio del 9 febbraio, il personale della Sottosezione Polizia Stradale di Avezzano,  nell’ambito dei servizi predisposti per il contrasto della guida in stato di ebbrezza e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, ha provveduto al fermo di polizia giudiziaria di D.S. di 23 anni, per il reato di ricettazione.

 

In particolare una pattuglia mentre percorreva l’autostrada A/24 con direzione L’Aquila-Roma, nel tratto compreso territorio nel comune di Vicovaro Mandela (RM), notava un’autovettura ferma in corsia di emergenza con una persona fuori dal veicolo.

Gli operatori si fermavano per procedere all’eventuale soccorso dell’utente, ma, questi, alla vista della pattuglia, si dava alla fuga lungo la scarpata adiacente la sede autostradale chiudendo nel frattempo il veicolo con il telecomando.

Stante il forte sospetto che lo stesso potesse essere l’autore di qualche episodio criminoso, gli operatori diramavano immediatamente le ricerche tramite la Sala Operativa e si ponevano al suo inseguimento a piedi. Il predetto riusciva comunque a scavalcare la rete di recinzione facendo perdere le proprie tracce.

Dai primi controlli sul veicolo si accertava che lo stesso era stato rubato nei giorni precedenti ad Ateleta.

Nel frattempo gli operatori, coadiuvati da una pattuglia della locale stazione dei carabinieri,   estendevano le ricerche del fuggitivo al vicino centro abitato di Vicovaro Mandela dove, all’interno del bar della stazione ferroviaria, individuavano il giovane che si accingeva ad allontanarsi dalla zona in treno.

Gli operatori procedevano al fermo di P.G. del giovane ed espletavano gli atti di rito, notiziando immediatamente il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Tivoli.

All’interno del veicolo venivano rinvenuti arnesi atti allo scasso e merce ancora etichettata ed imbustata verosimilmente di provenienza furtiva. Il fermato, che risultava essere senza fissa dimora, veniva successivamente associato al carcere romano di Rebibbia ed il veicolo riconsegnato al proprietario.

 

Successivamente al fermato veniva notificato un ordine di esecuzione di misura cautelare in carcere emesso nell’ottobre del 2017 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, per i reati di furto e furto aggravato.