“Nell’ambito territoriale di riferimento il PEI interessa i 31 Comuni soci gestiti dall’azienda – ha introdotto il presidente Piccinini – l’obiettivo è la prevenzione, monitoriamo costantemente lo stato delle risorse idropotabili, ma in caso di eventi straordinari e imprevedibili di rilevante entità attiviamo subito l’Unità di crisi aziendale che opererà sino a cessata necessità con un Ufficio di coordinamento, una o più Squadre per l’Emergenza e una Sala operativa con l’azione coordinata dalla Protezione civile.
Vogliamo aprirci alle persone – ha aggiunto – e rassicurarle sul fatto che la nostra attività di prevenzione è capillare con strumenti e sistemi di stoccaggio dell’acqua capaci di prevenire qualsiasi pericolo di inquinamento ancor prima che si verifichi”.
“Mancava un Piano di Prevenzione – ha detto Liberatore – e se migliora la prevenzione è più facile gestire l’emergenza. E’ un Piano che individua tutte le possibilità, dalla siccità ai dissesti, dai terremoti all’inquinamento delle falde, e come intervenire. Abbiamo una buona colonna mobile e 6mila volontari, possiamo raggiungere anche il più piccolo Comune e le persone fragili in caso di carenza di acqua. Gran Sasso Acqua è il primo gestore, dei sei presenti in Abruzzo, a fare una pianificazione così puntuale”.
“Lavoriamo costantemente sulla prevenzione con la Regione Abruzzo” ha aggiunto Di Gregorio “monitoriamo puntualmente l’acqua del Gran Sasso e anche sui nostri territori sarà necessario sensibilizzare le comunità sul risparmio idrico. Nel nostro modello di intervento ognuno sa cosa fare su ogni specifica cosa e grazie a una comunicazione capillare alle istituzioni interessate e alla cittadinanza, ogni emergenza potrà essere superata nel migliore dei modi”.
A margine dell’incontro, sollecitato dai giornalisti, il presidente Piccinini ha fornito alcuni aggiornamenti sui sottoservizi. “Il primo stralcio è praticamente ultimato” ha spiegato “in questi mesi, unitamente alle ditte e ai progettisti, abbiamo lavorato su possibili soluzioni per sbloccare i procedimenti attuativi dei cinque lotti del secondo stralcio. La città è in continuo cambiamento, residenti e attività commerciali, uffici pubblici ed altri esercizi sono tornati a vivere pienamente il centro storico, con una comunità che vive il capoluogo con cui far convivere i disagi dei cantieri. A breve presenteremo una variante al Comune dell’unico lotto avviato, il secondo, che ha subito in questi mesi blocchi da parte della Sovrintendenza per alcuni ritrovamenti e lungaggini burocratiche che proveremo a superare, la variante avrà un passaggio in Giunta per l’approvazione, come da obblighi convenzionali. Se l’amministrazione condividerà l’approccio metodologico adottato – ha aggiunto – potremo modulare le soluzioni individuate per velocizzare il completamento degli altri lotti”.