Gli uomini della Digos contro i vandali del centro storico

La Digos, Divisione investigazioni generali e operazioni speciali, nelle ultime ore ha messo in atto delle manovre che mirano a combattere i crescenti fenomeni di atti vandalici. In particolare, questa mattina, la Digos, con il coordinamento della Procura della Repubblica di L’Aquila, ha eseguito un decreto di perquisizione locale e informatica nei confronti di una giovane aquilana.

Perquisizione Digos
Perquisizione Digos abruzzo.cityrumors.it

La giovane aquilana, è accusata al momento, di aver commesso atti vandalici il 6 luglio scorso. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la ragazza insieme ad altri ragazzi al momento ignoti, avrebbe imbrattato diversi immobili e Palazzi storici del centro cittadino con stencil e bombolette di vernice nera recanti scritte contro la Polizia e la misura del cosiddetto Daspo urbano.

Atti vandalici a L’Aquila

Il Daspo Urbano, altro non è, che un divieto di accedere a determinanti luoghi, per motivi di ordine pubblico. Il termine è mutuato dall’ambito sportivo, in cui il daspo rappresenta quella misura che impedisce l’accesso agli stadi. Eventi simili a quelli di L’Aquila, in cui pure si è sentito parlare di tale provvedimento, sono quelli di Milano che hanno visto imbrattare l’arco di ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano in piazza Duomo.

Daspo Urbano
Daspo Urbano abruzzo.cityrumors.it

Ora invece, l’azione vandalica è stata rivolta verso un noto palazzo del XV secolo, di cui era stato riconosciuto in precedenza, un carattere storico di “notevole interesse culturale” secondo quanto riferito dal Ministero della Cultura, che ha sede nei pressi dell’immobile che ospita la Prefettura di L’Aquila.

Le indagini sono partite, quando diversi cittadini hanno iniziato a segnalare, in massa alla Polizia di Stato, i deturpamenti messi in atto dal manipolo di vandali. A dare una forte scossa per le indagini, è stata soprattutto la denuncia del titolare Palazzo Storico vincolato dalla Soprintendenza.

A quel punto, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e avere un quadro generale dell’accaduto, anche attraverso la visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza.

A quanto pare, la giovane ragazza non ha agito da sola, ma era accompagnata da altri tre ragazzi che però al momento rimangono ignoti, che si sono trovati a percorrere di notte diverse vie del centro cittadino con il preciso intento di imbrattare e deturpare immobili storici, tutti dall’alto contenuto storico e culturale, come segno di protesta.

La perquisizione, iniziata la mattina del 10 agosto, ha portato al rinvenimento a casa della ragazza, di materiale ritenuto di interesse investigativo e dispositivi informatici che potrebbero essere utili all’identificazione degli altri presunti responsabili. Tutto il materiale è al momento al vaglio degli inquirenti.

Il procedimento è appena iniziato e non sappiamo a cosa porterà. Ci si muove ancora nelle fasi preliminari e solo le indagini accurate delle forze dell’ordine, potranno portare ad assicurare alla giustizia i tre ragazzi al momento ignoti.

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