Il tenente Malvestuto dopo la liberazione di Sulmona nel giugno 1944 proseguì il percorso verso nord alle dipendenze dell’Armata alleata per finire il 21 aprile 1945 con l’entrare tra i primi nella Bologna liberata.
”Eravamo animati dallo spirito della libertà, volevamo la democrazia, ecco perchè oggi quando vedo quegli sciocchi che fanno il saluto fascista mi rendo conto che non capiscono nulla, che sono dei cretini, che la storia non è entrata nel cuore di questa gente. Gli facessero vedere le migliaia di partigiani impiccati dai tedeschi piuttosto”, commenta un lucidissimo Malvesuto che oggi ha festeggiato il compleanno con tutti i familiari.
”So solo io che esperienza fu quando con il mio plotone ci mandarono vicino Bologna per tirare fuori da un fosso 10 partigiani uccisi dai fascisti, mi ricordo ancora ora il fetore emanato da quei poveri corpi”, prosegue Malvestuto.
Compie 98 anni Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale vivo della Brigata Maiella, l’unica formazione partigiana medaglia d’oro della Resistenza.
Il tenente Malvestuto dopo la liberazione di Sulmona nel giugno 1944 proseguì il percorso verso nord alle dipendenze dell’Armata alleata per finire il 21 aprile 1945 con l’entrare tra i primi nella Bologna liberata.
“Eravamo animati dallo spirito della libertà, volevamo la democrazia, ecco perchè oggi quando vedo quegli sciocchi che fanno il saluto fascista mi rendo conto che non capiscono nulla, che sono dei cretini, che la storia non è entrata nel cuore di questa gente. Gli facessero vedere le migliaia di partigiani impiccati dai tedeschi piuttosto”, commenta un lucidissimo Malvesuto che oggi ha festeggiato il compleanno con tutti i familiari.
“So solo io che esperienza fu quando con il mio plotone ci mandarono vicino Bologna per tirare fuori da un fosso 10 partigiani uccisi dai fascisti, mi ricordo ancora ora il fetore emanato da quei poveri corpi”, conclude Malvestuto.