“Non sono evidentemente bastati la bocciatura del primo progetto dalla Regione Abruzzo, la censura del Consiglio di Stato sui pericoli per la diga di Bomba e il parere negativo della Commissione VIA nazionale sul rischio di terremoti indotti a fermare il progetto. Purtroppo il Ministro dell’Ambiente nel 2018 non ha immediatamente emanato il decreto di VIA negativo a seguito del parere della commissione e ora i petrolieri possono tornare alla carica con l’ennesima variante del progetto”, scrive in una nota il Forum H2O.
“Secondo questo ennesimo tentativo il giacimento verrebbe sfruttato attraverso i due pozzi già perforati a Bomba nel 2007. Si prevede altresì un leggero spostamento della centrale di trattamento del gas naturale a Paglieta e la modifica di circa 1 km del tracciato del gasdotto.
Una situazione veramente incredibile. Ci chiediamo come mai il Ministero, oltre a non aver emanato il decreto di VIA negativa nei giorni immediatamente seguenti la pronuncia della Commissione VIA nazionale, non abbia ora ritenuto improcedibile questa ulteriore istanza visto che il parere negativo riguardava un aspetto non superabile come il rischio di sismi indotti a seguito dello sfruttamento del giacimento”.