Da quando l’epidemia ha raggiunto l’Abruzzo, l’unico punto di riferimento di chi vive in questi luoghi dell’entroterra era il bar del paese, che funziona anche da negozio di generi alimentari e gli incassi sono anche leggermente aumentati, visto il divieto di può uscire dal centro abitato. Con la nuova stretta nella lotta alla diffusione del Covid19 l’atmosfera è destinata a peggiorare.
“È sicuramente una situazione nuova quella che stiamo vivendo in questi giorni – dice il sindaco di Cocullo, Sandro Chiocchio – anche perché i nostri residenti, come quelli degli altri piccoli centri della Valle Peligna, fanno riferimento al nostro capoluogo, e in questi giorni ci sentiamo ancora più isolati del solito. Ma se tutto questo serve a tutelare la salute delle persone, è un sacrificio che facciamo volentieri”.
Per il sindaco di Cansano, Mario Ciampaglione, il fatto di dover restare a casa e non poter uscire dal paese a causa del virus sta rafforzando il senso di comunità. A Roccapia, invece, si è registrato un particolare fenomeno: il rientro in paese, negli ultimi giorni, di chi lavora o studia fuori e ha preferito la tranquillità e la sicurezza del piccolo centro alla vita caotica e pericolosa della città.