Sono intervenuti, tra gli altri, il manager della Asl, Roberto Testa, il direttore sanitario di presidio, Maurizio Masciulli, il sindaco Angelo Caruso e il direttore dipartimento emergenza-urgenza, Vincenzo Pace
Il pre-triage, situato all’esterno all’ospedale, è stato realizzato con una spesa di circa 140.00 euro.
Si tratta di una zona-filtro che serve a monitorare i pazienti che arrivano al pronto soccorso e a indirizzarli nei distinti percorsi a seconda delle necessità.
Il pre-triage comprende in totale 9 locali: uno per la sala d’aspetto, uno per effettuare i tamponi, 2 per i casi sospetti, 2 per le Usca, 1 per l’infermeria, 2 dedicati ai depositi sporco/pulito, oltre ai servizi igienici per utenti e operatori sanitari.
Con la nuova organizzazione logistica, le persone positive al tampone non entrano in ospedale perché, tramite l’ambulanza e secondo itinerari ben codificati, vengono trasferite in altri presidi poiché a Castel di Sangro non vi sono reparti covid.
Se invece i pazienti che arrivano al pronto soccorso risultano negativi, vengono assistiti in base alle specifiche esigenze e, se necessario, ricoverati in uno dei reparti dell’ospedale.
Il nuovo pre triage è stato realizzato in un locale preesistente che è stato completamente ristrutturato, con lavori portati a termine nel giro di un paio di mesi.
“Abbiamo introdotto”, dichiara Testa, “un servizio fondamentale per il vasto comprensorio perché l’ospedale è un punto di riferimento per le aree interne ed ha un’alta vocazione turistica per via delle risorse paesaggistiche e per la vicinanza con altre regioni come Molise e Campania. Si tratta di un intervento che rafforzerà la sicurezza di pazienti e operatori sanitari e che avrà un impatto immediato anche nell’assistenza a utenti residenti nelle regioni limitrofe”.