Blitz dei NAS in un frantoio dell’aquilano: 2mila litri di olio e 25 quintali di grano non tracciabili

L’Aquila. Il NAS di Pescara ha ispezionato un frantoio nella provincia di L’Aquila.

 

Al termine del controllo i militari hanno segnalato all’autorità amministrativa il proprietario della struttura per aver mantenuto in esercizio l’opificio in precarie condizioni igienico-sanitarie; omesso di munire le cisterne per lo stoccaggio dell’olio sfuso; omesso di aggiornare i registri dell’olio e di attuare le procedure di rintracciabilità aziendali.

Nello stesso frantoio era stato attivato un laboratorio di confezionamento olio in assenza della prescritta comunicazione all’autorità competente ai fini della registrazione.

Il Dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della A.S.L. Avezzano-Sulmona-L’Aquila, intervenuto sul posto su segnalazione dei Carabinieri, ha disposto la sospensione immediata dell’attività di confezionamento e lavorazione dell’olio di oliva e il divieto di commercializzazione e la distruzione di 2.000 litri di olio d’oliva e 25 quintali di grano completamente privi delle indicazioni relative alla loro tracciabilità.

Il valore dell’attività inibita, comprensivo degli alimenti distrutti, ammonta a oltre un milione di euro.

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