L’imprenditore si è reso responsabile del reato di bancarotta fraudolenta, perché nella sua qualità di amministratore legale di due società, ne provocava il fallimento per oltre 5 milioni di euro e l’aggravante di aver commesso più fatti di bancarotta e aver cagionato danni patrimoniali di rilevante gravità.
A conclusione delle indagini, con ordinanza del Gip del Tribunale di Avezzano – Maria Proia, è stata data esecuzione al sequestro di un’area aziendale di oltre 8.000 mq, un opificio, un fabbricato industriale nonché vari macchinari e attrezzature. È stata inoltre disposta la nomina di un amministratore giudiziario per consentire la prosecuzione dell’attività imprenditoriale del sito industriale sottoposto a sequestro.
Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti ablativi, le Fiamme Gialle hanno scoperto e sequestrato un’area di circa 1.600 mq ove erano stati depositati rifiuti pericolosi e speciali costituiti, principalmente, da scarti di lavorazione delle materie plastiche.