Dopo l’adozione di apposita delibera da parte dei Consigli comunali interessati, ieri a Scanno i sindaci dei 13 Comuni della neo costituita Area interna Valle del Sagittario e Alto Sangro, approvata a fine giugno dal Comitato tecnico nazionale nell’ambito della Snai (Strategia nazionale Aree interne), è stato sottoscritto il protocollo d’intesa che individua come capofila il Comune di Scanno con un vice responsabile nella persona del sindaco di Villetta Barrea.
Lo rende noto l’assessore regionale Guido Liris, che ricorda come “abbiamo lavorato alacremente d’intesa con i sindaci di tutti i Comuni interessati e in sede di Ministero per portare a casa questo straordinario risultato che consentirà all’area di beneficiare di importanti risorse”.
“Si tratta di zone realmente svantaggiate, caratterizzate da una serie di condizioni, come quelle demografiche, carenza di infrastrutture e di servizi sociali e sanitari, per le quali l’inserimento nella Snai rappresenta una autentica opportunità per uno spicchio di Abruzzo”, aggiunge Liris.
“Ringrazio i sindaci”, dice ancora l’assessore, “che hanno riconosciuto il ruolo fondamentale avuto dalla Regione nell’azzeramento dei tempi morti che le altre cinque Aree interne già costituite hanno invece dovuto subire a causa di difficoltà amministrative e di coordinamento. Questo anche grazie alla struttura amministrativa della Regione che offrirà assistenza tecnica permanente”.
“L’Area interna Valle del Sagittario e Alto Sangro potrà beneficiare di un flusso di risorse importante che, insieme a quelle previste dai fondi Fesr e Fse, può consentire a questo comprensorio di fare un salto di qualità importante”, conclude Liris.
Quella approvata il 22 giugno scorso è una delle nuove 23 aree e comprende i Comuni di Alfedena, Anversa degli Abruzzi, Barrea, Bugnara, Civitella Alfedena, Cocullo, Introdacqua, Opi, Pescasseroli, Scanno, Scontrone, Villalago e Villetta Barrea, tutti in provincia dell’Aquila.
Ciascuna delle nuove aree approvate avrà un finanziamento iniziale di 4 milioni di euro per potenziare i servizi alla cittadinanza, promuovere iniziative per lo sviluppo economico e l’occupazione e per arrestare il fenomeno dello spopolamento.
La Snai, sviluppata nell’ambito del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, nasce per far fronte alla situazione di marginalizzazione di territori interni e valorizzarne le potenzialità inespresse. Obiettivo della Strategia è ricostruire le comunità a partire dall’inversione dei trend demografici e dal miglioramento dell’inclusione sociale: rendere i territori a rischio di abbandono nuovamente attrattivi per la cittadinanza permette, infatti, di creare nuova domanda e nuova offerta lavorativa e di incentivare lo sviluppo dell’area. Per renderlo possibile, si agisce principalmente sui servizi di base, ossia quelli che definiscono il diritto alla cittadinanza, che spesso sono carenti, se non assenti, nei comuni selezionati: maggiore offerta formativa, livelli di istruzione nella media italiana, strutture sanitarie diffuse, incremento dei trasporti e delle connessioni internet.
La Snai opera su due direttrici: i progetti di sviluppo locale, da finanziare principalmente con i fondi europei; gli interventi sui servizi essenziali, da finanziare con i fondi nazionali.