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Violenta, sequestra e sevizia con fili elettrici la moglie: arrestato giovane ad Avezzano

Avezzano. Nella serata di ieri, Il Commissariato di Avezzano ha arrestato Ahmed Ragab Mouhi El Din Mohammed, 25enne egiziano residente ad Avezzano. L’uomo, si è reso responsabile di violenza sessuale, sequestro di persona con sevizie, maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate nei confronti della moglie, marocchina di 39 anni.
Gli episodi risalgono già al 2010, pochi giorni dopo che la coppia si era sposata, quando durante una lite il marito procurava alla moglie la frattura del dito anulare della mano destra; gli episodi di maltrattamento si sono poi ripetuti negli anni, con comportamento violenti sempre sfocianti in percosse e maltrattamenti, anche causati da futili motivi o da semplici opinioni personali che la donna cercava di esprimere, sino ad arrivare ai giorni nostri, quando l’escalation di follia del marito ha superato ogni limite, arrivando, dopo una discussione nata per futili motivi, a malmenare e frustare con un filo elettrico la moglie. Successivamente l’avrebbe legata ed immobilizzata con uno spago per poi segregarla per circa 3 ore in camera da letto; non soddisfatto l’avrebbe pure seviziata con la con la corrente elettrica, utilizzando un filo elettrico collegato ad una presa di corrente, incurante delle urla della donna e del fatto che i figli bussassero alla porta della camera da letto, chiaramente spaventati, udendo le grida di dolore della madre.

Già in precedenza, comunque il giovane egiziano aveva tenuto la coniuge segregata in casa impedendole di avere contatti con chiunque, abusando sessualmente di lei e costringendola a fare sesso contro la sua volontà.

La donna, in sede di denuncia, ha pure dichiarato che, a seguito delle botte prese in una circostanza avvenuta nel mese di giugno di quest’anno, essendo incinta, alla decima settimana, avrebbe probabilmente perso un bambino, ma non aveva mai sporto alcuna denuncia né ha mai richiesto l’intervento delle forze di Polizia, al fine di per mantenere unita la famiglia sia pur tra mille difficoltà e sofferenze.

Ad aprile del 2014, la vittima si è finalmente convinta a recarsi al pronto soccorso dove gli venivano diagnosticati ematomi vari causati da percosse. Altro episodio ed altro referto medico a giugno scorso di 21 giorni per ecchimosi da legature e lesioni da ustioni.  Sono stati sequestrati dagli agenti di polizia i fili elettrici e gli spaghi di nylon utilizzati per legare la donna.

La donna, che si occupa, insieme al marito, di commercio di frutta e verdura, ha pure due bambini, maschi, di 5 e 3 anni, insieme ai quali è stata trasferita in una struttura protetta, gestita dal personale del Centro Antiviolenza della Croce Rossa di Avezzano.