Uno dei responsabili è stato sorpreso sul posto e denunciato per bracconaggio e violazione della legge sulle armi. Il personale del Corpo forestale, però, sta cercando le altre persone che si presume abbiano agito, anche sulla base del fucile per uso sportivo, e non da caccia, lasciato sul posto al momento di fuggire.
L’intervento della forestale è stato contemporaneo allo sparo che ha ucciso l’animale, in quanto già da tempo era sulle tracce di bracconieri che con i lacci posizionati potrebbero uccidere non solo cinghiali – destinati a volte ad essere introdotti nel circuito della ristorazione – ma anche esemplari di specie protette, come piccoli di orso o caprioli.