Per conseguire l’attribuzione del contributo per l’autonoma sistemazione, è stato scoperto che l’uomo simulava di mantenere abituale dimora all’epoca del sisma presso l’indirizzo di propria residenza, mentre invece, stabilmente, dimorava insieme ai familiari in un altro comune del cratere.
Inoltre, stando agli accertamenti degli investigatori, avrebbe affittato in nero l’abitazione di residenza a studenti, senza effettuare le previste comunicazioni all’Agenzia delle Entrate.
Questa dichiarazione ha indotto in errore il Comune che così ha erogato indebitamente, in suo favore, la somma complessiva di circa 35mila euro.