L’Aquila. Dal mese di giugno scorso, sia il Comune dell’Aquila che altri Comuni della nostra Provincia, hanno dovuto emettere delle ordinanze per vietare l’uso delle acque superficiali dei nostri fiumi, allo scopo di prevenire il contagio da Salmonella.
Il effetti, sebbene il Sindaco dell’Aquila e gli altri Sindaci, siano stati avvertiti solo alla fine del mese di maggio, nella provincia dell’Aquila, in particolare nell’aquilano, si è registrata un’epidemia legata ad un ceppo particolare di Salmonella, Tiphymorium variata, resistente ad un antibiotico sin dal mese di Novembre 2013
Dalle indagini epidemiologiche si è esclusa la presenza della Salmonella nei suini, abituali serbatoi, mentre è stata rilevata nelle acque dell’Aterno, del Vera e di altri fiumi.
L’epidemia ha registrato circa 200 casi di contagio accertato, soprattutto fra i bambini. Da due mesi, dopo l’emanazione dell’ordinanza di divieto di captazione delle acque, fortunatamente non si sono verificati nuovi casi, se non due sospetti, ancora in corso di accertamento, nel comprensorio aquilano.
Ieri, il Comune dell’Aquila ed il Sindaco hanno inteso partecipare alla riunione dell’Unità di Crisi Regionale, istituita da mesi.
“In quella sede, – ha dichiarato il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente – dopo aver lamentato il ritardo con il quale i Sindaci sono stati portati a conoscenza dell’epidemia, ho riferito delle conferenze di servizio che sono state immediatamente istituite dal Comune dell’Aquila e sottolineato che, grazie ad alcuni prelievi risultati negativi eseguiti su alcuni corsi d’acqua, è stato possibile rivedere parzialmente l’ordinanza, permettendo nuovamente l’irrigazione di alcune aree. A tal proposito, dopo aver ringraziato la Gran Sasso Acqua per l’immediato intervento di disinfezione e verifica di tutti i depuratori, ho chiesto al direttore dell’ARTA Damiani, di concordare con l’Istituto Superiore di Sanità, una serie ripetuta di prelievi, al fine di verificare l’andamento della presenza della salmonella nell’acqua.
Alla riunione, era presente anche la Direzione Agricoltura della Regione Abruzzo, alla quale ho chiesto di avviare immediatamente le procedure per il riconoscimento degli ingenti danni economici riportati dalle aziende agricole e di allevamento del nostro comprensorio, impossibilitate ad irrigare, riservandomi di richiedere immediatamente un incontro all’Assessore Regionale all’Agricoltura, Dino Pepe”.
I
l fatto che l’epidemia sembrerebbe fortemente rallentata, non deve tuttavia far abbassare la guardia perché le salmonellosi, in genere, presentano riacutizzazioni nel periodo di settembre- ottobre.
“Ecco il motivo per il quale mi permetto di raccomandare alcune misure, igieniche, che in verità dovrebbero essere sempre applicate nella vita quotidiana, ma che in questa fase sono ancora più importanti”.
L’applicazione di alcune regole basilari ( corrette prassi igieniche), sia in ambito domestico che nelle produzioni animali e vegetali ad uso privato, può notevolmente diminuire il rischio di infezione da parte di questo patogeno.
Igiene della persona: le mani di chi manipola gli alimenti sono una delle fonti principali di contaminazione. Soprattutto dopo essere andati in bagno, o essere entrati in contatto con animali domestici, la loro pulizia diventa fondamentale per diminuire il rischio di contagio.
Si ricorda che è accertata la presenza di portatori sani di Salmonella, uno status per cui la persona, pur non avendo sintomi, può eliminare con le feci il batterio ( così come durante la convalescenza ) . in caso di malattia è comunque buona norma astenersi dalla preparazione degli alimenti.
Corretta pulizia delle mani:
– bagnare le mani;
– insaponare bene le mani, meglio se con un detergente liquido antibatterico. Non tralasciare – gli spazi interdigitali ed i punti sotto le unghie;
– risciacquare abbondantemente;
– asciugare le mani con fazzoletti di carta monouso o asciugamani.
Come lavare frutta e ortaggi? Lavare a fondo con acqua potabile; il bicarbonato può essere usato come detergente; l’impiego di specifici prodotti per la disinfezione ad uso alimetare può contribuire alla disinfezione della frutta e verdura.
Sebbene sia attualmente molto difficile capire le cause di questo focolaio, una delle ipotesi potrebbe essere da ricondurre sia alla distruzione totale del sistema idrico e fognario dei nostri centri abitati provocata dal sisma, sia all’abnorme crescita nei centri storici abbandonati, della popolazione dei ratti che solo in parte stiamo controllando con un’intensa campagna di derattizzazione.
Resta comunque valida l’ultima ordinanza in materia di divieto di captazione delle acque che verrà rivista non appena avremo i nuovi risultati degli ultimi prelievi effettuati.
Nelle prossime ore, sarà inserito sul sito del Comune dell’Aquila, il testo della brochure distribuito in tutta la Regione, con tutti i comportamenti da tenere per evitare il contagio.
Si ricorda, infine, che l’infezione si contrae attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto, attraverso la manipolazione di oggetti piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle.
I principali veicoli sono rappresentati da:
acqua contaminata
piccoli animali domestici
alimenti ( uova crude ( o poco cotte ) e derivati a base di uova
latte crudo e derivati del latte crudo ( compreso il latte in polvere)
carne e derivati ( specialmente se poco cotti )
salse e condimenti per insalate
preparati per dolci, creme
frutta e verdura ( angurie, pomodori, germogli di semi, meloni, insalata) contaminata durante il taglio o irrigata con acqua contaminata.
Per quanto riguarda gli animali domestici, la semplice applicazione della basilare norma igienica della pulizia delle mani dopo aver toccato e accarezzato il nostro amico animale ( cani, gatti, tartarughe ma anche animali d’allevamento quali suini, polli, e bovini ) riduce di molto il rischio di trasmissione di possibili malattie degli animali all’uomo. E’ anche importante, per la loro salute, che gli animali si abbeverino con acqua pulita e non contaminata.