L’attività di indagine, coordinata dal Pubblico Ministero Stefano Gallo della locale Procura della Repubblica, è una “costola” del procedimento che vede indagati altri Dirigenti, Funzionari ed autisti della stessa Amministrazione per l’illecito utilizzo delle autovetture di servizio (Peculato aggravato) ed altri reati emersi contestualmente (truffa aggravata ai danni dello Stato, falso, favoreggiamento ed altro).
La Squadra di Polizia Giudiziaria di questo Compartimento mentre indagava per un peculato il Dirigente per essersi fatto accompagnare e riprendere all’aereoporto di Pescara per motivi personali, accertava che al fine di eludere le investigazioni in corso e per nascondere altri reati legati ad assenteismo dal posto di lavoro che stavano contestualmente emergendo, il Dirigente con la collaborazione di un Funzionario e di un collaboratore amministrativo, aveva creato un falso registro di uscita automezzi da esibire agli operatori, celando quello vero.
L’attività investigativa consentiva però di dimostrare la falsità del documento esibito fino ad arrivare al recupero del vero registro di uscita.
Considerata la gravità del comportamento e per evitare sia il pericolo di inquinamento probatorio, sia quello di reiterazione del reato, il G.I.P. ha disposto l’applicazione della misura nei confronti del Dirigente stabilita per un mese.
Il Dirigente deve rispondere dei reati di peculato, falso e truffa aggravata ai danni dello Stato, mentre gli altri indagati di falso e favoreggiamento personale.