Nella sentenza si legge, infatti, che nelle dichiarazioni della senatrice mancava “l’elemento soggettivo sia del dolo, caratterizzante la diffamazione, sia della colpa”. La vicenda risale ad ottobre del 2009, quando Stefania Pezzopane, all’epoca presidente della Provincia dell’Aquila, aveva rilasciato delle dichiarazioni sulla visita del Ministro per le politiche agricole ad Onna dopo il terremoto, nel corso della trasmissione tv “Chiambretti night”, di cui era ospite. Il ministro aveva avviato una causa civile per diffamazione, rigettata oggi dal Tribunale dell’Aquila. “Ho sempre avuto fiducia sull’esito positivo di questa vicenda – dichiara la senatrice – Non nascondo l’amarezza per l’eccessivo accanimento che c’e’ stato, per una mera battuta in uno show televisivo. Lo stesso ministro aveva avuto il diritto di replica nel corso della trasmissione, ma nonostante cio’ ha intentato una lunghissima causa civile. Un ringraziamento va al mio avvocato Piermichele De Matteis, che non si e’ lasciato intimidire dallo sbarramento di fuoco dei legali di Zaia e con competenza e serieta’ ha portato avanti con successo il procedimento”.