Avezzano. Dall’ospedale di Avezzano il “riscatto” della culla: in Italia nascite in picchiata, nella Marsica in crescita.
Mentre la Penisola registra il minimo storico (appena 515.000 neonati nel 2013) il reparto di ostetricia e ginecologia di Avezzano può vantare infatti un dato in clamorosa controtendenza: 20 parti in più nel semestre gennaio – maggio 2014.
Nei primi 5 mesi dell’anno in corso, al reparto avezzanese sono venuti alla luce 420 bimbi, contro i 400 del corrispondente periodo del 2013. Un trend che, se confermato, potrebbe consolidare a fine anno lo score positivo.
Ostetricia, negli ultimi anni, si è sempre mantenuta al di sopra dei 1.000 parti, come confermato dalle 1.020 nascite del 2013. I motivi della contrazione della nascite, di cui per ora il presidio di Avezzano pare non risentire, sono dovuti in ampia misura (come conferma l’analisi Istat) alla crisi economica e di lavoro.
Una difficoltà che si riscontra anche nell’aumento della mole di lavoro del reparto. Un dato su tutti: il numero, quasi raddoppiato, dall’ultimo scorcio del 2013 a oggi, delle visite chieste durante la gravidanza: da 70 a 120 al mese. Alle stelle anche le ecografie: 96 al mese.
Il motivo è dovuto proprio alla difficoltà economiche che spingono le donne, dal momento del concepimento al parto, a fare i controlli in ospedale (dove durante la gravidanza non si paga il ticket) anzichè dal proprio ginecologo di fiducia dove l’onorario ‘pesa’. In ospedale, oltre a immigrate, sempre più italiane.