La Rete LTER Italia comprende 20 siti di ricerca ecologica a lungo termine, operativi nell’ambito della Rete europea e mondiale LTER, tra i quali la stazione di ricerca del Gran Sasso, gestita dal Corpo Forestale dello Stato (Ufficio Territoriale per la Biodiversità dell’Aquila) e localizzata proprio nell’area che sarebbe devastata dalla realizzazione della nuova seggiovia.
La Rete LTER Italia ha espresso “viva preoccupazione per l’inevitabile impatto di tale opera sulle attività di ricerca a lungo termine svolte”, ricordando che “le preziose e lunghe serie di dati accumulati in tale sito LTER (trent’anni di dati sulla vegetazione e dieci sugli uccelli) sarebbero irrimediabilmente compromesse da un’alterazione dell’ambiente circostante”.
Partecipano alla Rete LTER Italia il Consiglio Nazionale delle Ricerche (che la coordina), il Corpo Forestale dello Stato, le Università di Torino, Parma, Camerino, Roma 2 e 3, del Molise e di Sassari, oltre ad altri enti di ricerca di importanza nazionale.
Il Coordinamento EmergenzAmbiente Abruzzo 2014 ribadisce la richiesta all’Amministrazione Comunale dell’Aquila di ritirare subito il bando di gara d’appalto per la nuova seggiovia, per discutere pubblicamente questo e gli altri progetti connessi, da sottoporre preventivamente agli obbligatori Studi di Incidenza e di Impatto Ambientale.
Il Coordinamento concorda sulla necessità di sostituire la vecchia seggiovia “Fontari-Campo Imperatore” con un nuovo impianto più moderno ed efficiente, smantellando però il vecchio impianto e sostituendolo con uno nuovo, utilizzando gli stessi siti già danneggiati e lo stesso tracciato.
Come preannunciato, il Coordinamento incontrerà nei prossimi giorni le parti interessate, per confrontare le sue proposte di sviluppo durevole in chiave ecologica del Gran Sasso e delle altre montagne abruzzesi con quelle miopi, strumentali e maldestre di chi lavora per portare ricchezza a pochi derubando i molti dell’inestimabile valore del nostro ambiente naturale.