Obesità, l’ospedale di Sulmona centro di eccellenza del centro-sud per la chirurgia

ospedalesulmonaSulmona. Quattrocento persone, con un sovrappeso che ha toccato in casi estremi fino ai 220 chili, nel giro di poco tempo dopo l’operazione, sono tornate a una vita normale grazie alla chirurgia bariatrica praticata dall’ospedale di Sulmona.

“Interventi anti-obesità eseguiti alla perfezione e senza un solo errore – commenta l’l’azienda sanitaria di L’Aquila-Sulmona-Avezzano – in barba persino ai minimi margini di sbaglio pure contemplati dalla casistica della branca”.

E così, nel giro di 4 anni, la chirurgia specializzata in obesità (bariatrica, appunto, nell’impegnativo linguaggio medico), praticata dal dottor Paolo De Meis, coadiuvato dai suoi colleghi Edoardo Leombruni e Armando Capanna, è diventata punto di riferimento del centro-sud con i suoi 400 interventi. Al punto da essere ormai diventata crocevia di parecchie regioni limitrofe: Lazio, Campania, Calabria, Puglia.

Sono 80 i pazienti su 100 che provengono dalle realtà ultraregionali in questione, generando quella che tecnicamente viene definita la mobilità attiva e che, oltre al riconoscimento professionale e al prestigio del reparto e dell’ospedale, porta risorse finanziarie importanti all’Azienda sanitaria che possono essere rinvestite per potenziare i servizi del territorio.

“Un successo, quello della chirurgia bariatrica peligna – prosegue la Asl – legato alla competenza di un pool di specialisti, che coinvolge più discipline del presidio ospedaliero, il cui personale ha dovuto seguire una specifica formazione, in centri di formazione doc a livello nazionale, come Pisa. Dei 400 soggetti obesi, andati sotto bisturi anti-adipe dei chirurghi di Sulmona negli ultimi 4 anni, 280 erano femmine, cioè il 70%”.

“Ciò dipende – spiega De Meis – da una serie di fattori ma soprattutto da cause ormonali”. La riduzione di peso viene affrontata con le metodiche avanzate, come il bendaggio gastrico (per rallentare la frequenza di assunzione di cibo), il palloncino (speciale dispositivo medico collocato nello stomaco per dare un senso di riempimento e quindi ‘frenare’ l’appetito) e l’innovativa plicatura gastrica e by pass gastrico.

“Questo tipo di alta chirurgia – prosegue De Meis – oltre a risolvere il problema dell’obesità patologica, permette di incidere in modo decisivo sulla qualità di vita del soggetto trattato. E’ chiaro che l’eliminazione della quantità in esubero di adipe restituisce al paziente autostima e le consente di ripristinare quelle relazioni sociali che sono importanti a livello psicologico. Per questo questi soggetti vivono una vera e propria svolta in senso positivo della loro vita, quasi ne intraprendessero una nuova”.  

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