Pescasseroli. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è stato selezionato tra le candidature italiane nell’ambito del processo di realizzazione, da parte dell’Unesco, della rete europea delle foreste vetuste di faggio come patrimonio naturale dell’Umanità “Beech Forests – Joint Heritage of Europe”.
L’ente parco ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente, chiedendo di affiancare il Pnalm e sostenerlo nel processo di candidatura.
Il sito del Pnalm, proposto dal laboratorio di Dendrologia dell’Università della Tuscia, coordinato dal professore Gianluca Piovesan, è composto da quattro faggete altomontane (Valle Cervara, Coppo del Morto, Coppo del Principe, Lecce nei Marsi) che ospitano i faggi più vecchi d’Europa (600 anni), che vegetano al limite altitudinale superiore del faggio su suoli poco fertili.
I popolamenti in esame sono tutte foreste vetuste con struttura molto sviluppata, in qualche caso foreste considerate primarie.