E’ quanto ha dichiarato Franco Pescara, segretario interregionale Fai-Cisl Abruzzo e Molise, a margine dell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio. “La Santa Croce ha aperto, il 15 novembre scorso, la procedura di mobilità per 38 lavoratori – ha sottolineato Pescara – giustificando tale atto con un calo della produzione che, attualmente, non supera i 100 milioni di bottiglie l’anno, una quota insufficiente a mantenere i livelli occupazionali”.
Cgil, Cisl, Uil hanno avanzato un pacchetto di proposte che puntano alla salvaguardia delle maestranze e a un rilancio dell’azienda. “In particolare – aggiunge Pescara – abbiamo chiesto che la mobilità sia volontaria, laddove è possibile, incentivi all’esodo per i lavoratori, che sceglieranno di lasciare l’azienda, forti investimenti nel settore commerciale e l’attivazione dei contratti di solidarietà, che consentirebbero un minore impatto sui lavoratori”. Il segretario interregionale Fai-Cisl ha parlato di “posizioni distanti e di una vertenza ancora tutta da definire. Abbiamo chiesto un incontro urgente alla Regione – ha concluso – che dà la concessione del prelevamento delle acque, al fine di individuare una soluzione che garantisca il mantenimento dell’occupazione, il rilancio dello stabilimento di Canistro e la tutela di un marchio di qualità, quello dell’acqua Santa Croce, che deve tornare ai livelli di un tempo”.