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Morti sul lavoro: la Filca-Cisl chiede l’attivazione di un Osservatorio sulla ricostruzione e sui cantieri

“L’ennesimo incidente mortale sul lavoro, accaduto ieri a Pescina, ripropone l’urgenza dell’applicazione di misure serrate per la prevenzione e la garanzia della sicurezza nei cantieri. Torniamo a chiedere l’immediata istituzione di un Osservatorio sulla ricostruzione”.

A sollecitare misure di controllo più rigide ed efficaci, per evitare quelle che vengono comunemente definite morti bianche, è Pietro Di Natale, segretario Filca-Cisl della provincia dell’Aquila.

“Il territorio provinciale” sottolinea Di Natale “segue il trend negativo nazionale: in tre giorni si sono verificati ben tre decessi legati al mondo del lavoro, compreso l’operaio che si è tolto la vita per l’impossibilità di ricollocarsi sul mercato e di ottenere un’occupazione stabile. Gli organi, anche comunali, preposti al controllo devono potenziare l’azione preventiva e attivare una rete di monitoraggio finalizzata, attraverso il sistema incrociato delle banche dati a disposizione, al rispetto delle normative vigenti e della sicurezza nei cantieri, anche nel caso dell’esecuzione di lavori in forma privata, dove gli incidenti risultano sempre più frequenti”.

Già qualche mese fa la Filca-Cisl aveva sollecitato l’attivazione di un Osservatorio sulla ricostruzione e sui cantieri edili: proposta che il sindacato rilancia con forza.

“Su nostra richiesta” prosegue Di Natale “il Prefetto dell’Aquila, a giugno scorso, ha convocato gli organi preposti, le associazioni di categoria e i sindacati per affrontare il tema della sicurezza sul lavoro. Un tavolo tecnico che, tuttavia, non ha avuto seguito. Alla luce dell’apertura di decine di cantieri nel centro storico dell’Aquila riteniamo indispensabile dare concretezza all’Osservatorio sulla ricostruzione e convocare un tavolo di confronto operativo. A tutto ciò si lega il discorso della mancanza di lavoro. E’ gravissimo che nel cantiere più grande d’Europa non si riesca a ricollocare manodopera locale perché il 60 per cento delle imprese arriva da fuori Regione e porta i propri operai a lavorare sul posto”.

Critica anche la posizione del segretario Cisl della Provincia dell’Aquila, Paolo Sangermano, che sollecita il Governo nazionale e le istituzioni locali a dare priorità assoluta al tema del lavoro.

“Il vero dramma di milioni di famiglie italiane è, oggi, la mancanza di occupazione. Di lavoro si continua a morire: pensiamo ai gesti estremi dei padri di famiglia che arrivano a togliersi la vita. Il Governo e le istituzioni locali” afferma Sangermano “devono prendere in mano la situazione e dare priorità al lavoro e al tema della sicurezza. Non si può definire civile un Paese che nega il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa”.