Madre e figlia uccise a Pescina a colpi di arma da fuoco

carabinieri_nottePescina. Madre e figlia sono state uccise questa sera a colpi di arma da fuoco a Pescina.

Al momento non si conoscono altri elementi. Sul posto stanno lavorando i carabinieri coordinati dal comandante provinciale dell’Aquila. Il colonnello Savino Guarino. Il duplice omicidio si sarebbe consumato all’esterno di un market.

Il duplice omicidio e’ avvenuto davanti al supermercato Todis, tra Pescina e Ortucchio. Presenti alcuni testimoni tra dipendenti e clienti che i militari stanno ascoltando da poco dopo le 19, orario presunto della sparatoria. Non si sa ancora se sia stata utilizzata una pistola o un fucile. I carabinieri sarebbero gia’ sulle tracce dell’assassino, un kosovaro, connazionale delle vittime. L’uomo, che sarebbe armato, e’ fuggito subito dopo a bordo di un’utilitaria. Posti di blocco sono stati istituiti in tutta la provincia. Da quanto si apprende le donne avrebbero 50 e 20 anni e sarebbero impiegate in un’azienda agricola. La cinquantenne era separata dal marito.

Aggiornamento. Il presunto autore del duplice omicidio, che sarebbe l’ex marito della più grande delle due donne, e’ stato intercettato e fermato dai carabinieri. Viaggiava a bordo di una Fiat Punto di colore bianco.

L’uomo, ex marito della cinquantenne, e’ stato bloccato dai carabinieri mentre rientrava in casa a Pescina, nella frazione di Venere. Nella sua auto e’ stata poi rinvenuta una pistola. Subito dopo i militari lo hanno condotto presso la caserma dei carabinieri di Avezzano dove viene attualmente interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica, Maurizio Maria Cerrato.

Ulteriori dettagli. Il presunto killer si chiama Veli Selmanaj, 46 anni, ancora sotto interrogatorio. L’arma recuperata nella sua auto sarebbe quella che ha sparato alla moglie Fatime di 45 anni e sua figlia Sene Ada, di 21. E’ stato intanto confermato che le due donne lavoravano in un’azienda agricola marsicana. L’uomo, che lavorerebbe al nord, era tornato nella Marsica per concludere le pratiche di separazione. Alla base del duplice omicidio potrebbe esserci una denuncia per violenza sessuale sporta dalle due vittime nei confronti dell’uomo. Quello di questa sera rappresenta il primo caso di femminicidio in Abruzzo a due giorni dalla conversione in legge del decreto. Si tratta, dunque, del secondo caso di femminicidio in Italia dalla promulgazione della legge, con il primo avvenuto a Viterbo il giorno stesso dell’emanazione della nuova normativa.

Ha confessato Veli Selmanaj, detto Willi, bracciante agricolo di 46 anni, il doppio omicidio della moglie Fatima e della figlia Sene Ada di 21 anni a colpi di pistola davanti al supermercato Todis del centro marsicano. L’uomo era stato allontanato dalla moglie perché accusato di molestie sessuali e violenza nei confronti della figlia e per questi motivi serbava forte rancore per le due donne. Selmanaj é ora nel comando dei carabinieri di Avezzano.L’uomo, kossovaro di etnia albanese, era rientrato ieri dalla Germania dove aveva trovato lavoro successivamente alla separazione dalla donna. La coppia aveva 7 figli. Selmanay, in stato di fermo, sarà ora sottoposto ad interrogatorio da parte del pm di Avezzano Maurizio Cerrato.

L’uomo, assistito da un legale, sta rispondendo alle domande del pm, Maurizio Maria Cerrato, che lo interroga nella caserma dei carabinieri di Avezzano. Quanto accaduto questa sera ricorda, per molti aspetti, il duplice omicidio compiuto alla periferia est dell’Aquila dall’albanese Kapuani Burhan. Era il 17 gennaio scorso quando l’uomo, anche in quell’occasione all’esterno di un supermercato freddo’ a colpi di piostola, per motivi passionali, l’ex moglie che si trovava in auto e il compagno colpito alla schiena mentre tentava di fuggire. Pure in quell’occasione, i carabinieri del comandante Savino Guarino rintracciarono ed presero l’assassino poco dopo il fatto di sangue.

Gestione cookie