E’ il commento attraverso una nota del Comitato aquilano 3e32, (sorto dopo i tragici accadimenti legati al terremoto), relativo alla prima udienza dibattimentale che si è tenuta questa mattina in cui 12 persone, per la maggior parte dell’Aquila, sono finite sotto processo con l’accusa di aver invaso l’area ed un locale (un bar) di proprietà della stessa Asl, che si trova all’interno dell’ex polo psichiatrico di Santa Maria di Collemaggio.
“La Asl da par suo – prosegue la nota del Comitato – si è costituita parte civile e ha chiesto una provvisionale di 50mila euro per danni all’immagine e al patrimonio. Non capiamo, forse il danno di immagine si riferisce al fatto che l’area di CaseMatte, l’unica curata e viva all’interno del parco, mette in mostra ancor di più il degrado complessivo in cui la Asl ha abbandonato l’area. Silveri non ha mai avuto intenzione di trovare una soluzione possibile per CaseMatte, lo dimostra anche il fatto, evidenziato dalle domande dei nostri avvocati, che Silveri non abbia mai risposto ad una lettera ricevuta dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente nell’aprile del 2011, in cui si proponeva alla Asl di trovare una soluzione comune per regolarizzare la presenza di CaseMatte. La verità – si legge sempre nella nota – è che la Asl è intenzionata a vendere tutta l’area di ColleMaggio, e CaseMatte rappresenta un grave ostacolo a questa operazione, altrimenti come mai non si e’ ancora neanche cominciato a ricostruire i tanti edifici del parco di ColleMaggio a più di 4 anni dal terremoto? In ogni caso questa intimidazione e repressione, che continuerà nei prossimi giorni con il processo per la manifestazione del 7 luglio 2011 (udienza a Roma martedì14) e con la seconda udienza per l’occupazione della regione (udienza a L’Aquila lunedì 21), non fermerà certo la nostra volontà di continuare a batterci per la difesa dei beni comuni ed una ricostruzione giusta e trasparente. Per questo – conclude il Comitato – diamo appuntamento a tutti il 31 ottobre, per festeggiare il quarto compleanno di CaseMatte, e discutere insieme del futuro di ColleMaggio e del nostro territorio”.