L’Aquila. Dovranno prendere la residenza nel Comune dell’Aquila coloro che vivono negli alloggi del Progetto Case, nei Map, negli appartamenti del Fondo immobiliare o in quelli per i quali hanno stipulato un contratto di affitto concordato e che, attualmente, risultano residenti in altri Comuni.
Tale disposizione è contenuta in un provvedimento firmato dal sindaco Massimo Cialente e si applica ai cittadini, tuttora residenti in altri Comuni, che hanno dichiarato la propria dimora abituale nel Comune dell’Aquila, ai fini dell’assegnazione degli aiuti previsti dalla normativa riguardante l’emergenza terremoto; in particolare, per ottenere una casa all’interno del territorio del Capoluogo d’Abruzzo.
“Questa operazione – ha spiegato Cialente – rappresenta la fase terminale dell’eccellente lavoro che è stato svolto dai servizi Demografici del Comune, i quali, sulla base delle risultanze del Censimento 2011, hanno avviato le conseguenti revisioni anagrafiche. Gli uffici comunali si sono trovati di fronte qualcosa come 9.000 posizioni da verificare, tra coloro che si sono censiti ma che risultano iscritti all’anagrafe dei residenti del Comune e coloro che si sono censiti, ma che non compaiono tra i residenti. A tempo di record, gli addetti comunali impiegati in questo difficile intervento, guidati dalla Dirigente, dottoressa Angela Spera, hanno già portato a termine l’85% del lavoro; nei Comuni abruzzesi la media dello stato di avanzamento di tali revisioni è pari al 50%, altrove, addirittura, tale procedura non è stata nemmeno avviata. E stiamo parlando di realtà che non hanno vissuto, né vivono lo stato di profondo disagio umano e organizzativo causato dal terremoto. Ebbene – ha proseguito Cialente – proprio in seguito a tali scrupolosi controlli sono emersi numerosi casi di persone non iscritte nell’anagrafe dei residenti all’Aquila, ma comunque censite come dimoranti abituali in alloggi realizzati o messi a disposizione a seguito del sisma, all’interno del nostro territorio”.
Nel provvedimento si dà atto che l’assegnazione delle abitazioni per i senza tetto era avvenuta dimostrando o la residenza o la stabile dimora nel territorio, come avevano previsto le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri per l’emergenza sisma, e si precisa che, come impone il codice civile, la corrispondenza tra dimora abituale e la residenza deve essere confermata attraverso l’iscrizione all’anagrafe della popolazione residente. Qualora, naturalmente, non si abbia già la residenza all’Aquila.
“Chi vive all’Aquila in un alloggio ottenuto per il suo status di terremotato deve essere considerato pienamente aquilano – ha osservato Cialente – è una questione di equità. A quattro anni e mezzo dalla tragedia che ci ha colpito, avendo oggi il Comune l’onere della gestione integrale dell’assegnazione delle case costruite o messe a disposizione per i senza tetto, è giusto che chi ha ottenuto un appartamento di questo genere nel nostro territorio debba formalmente risiedere all’Aquila per continuare ad avere l’assistenza che il nostro ente eroga”.
L’iscrizione all’anagrafe della popolazione della popolazione residente deve avvenire entro il 4 novembre, recandosi negli uffici della sede comunale di via Roma n. 207/A o in quelli delle delegazioni di Arischia, Bagno, Camarda, Preturo, Paganica, Roio e Sassa. E’ possibile effettuare anche l’operazione scaricando la modulistica e seguendo le istruzioni contenute nella pagina “Cambio di residenza: modalità” dell’area “Servizi al Cittadino”, che compare nella pagina iniziale del sito internet del Comune. Qualora non si ottemperi entro il termine previsto, saranno avviate le procedure per l’iscrizione d’ufficio, effettuando delle puntuali verifiche. Nel caso in cui tali controlli non diano riscontri positivi, ad esempio, se l’assegnatario non sarà reperito in caso di più accessi della Polizia municipale, le pratiche verranno inviate all’Assistenza alla popolazione per l’eventuale adozione del provvedimento di revoca dell’alloggio.
Nel frattempo è stato comunicato che l’Assistenza alla popolazione ha elaborato i dati aggiornati sui beneficiari delle varie forme di sostegno in seguito al terremoto del 6 aprile 2009. Da questa settimana, dunque, il servizio non fornirà soltanto le cifre relative agli alloggi del progetto Case e dei Map disponibili e in manutenzione, ma anche il numero delle persone che hanno un appartamento in questi complessi, nel Fondo immobiliare o in affitto concordato. Saranno settimanalmente aggiornate anche le cifre dei beneficiari del Contributo di autonoma sistemazione.
“Aumentiamo progressivamente il livello di trasparenza dell’assistenza alla popolazione – ha dichiarato l’assessore Fabio Pelini – allo scopo di mettere in condizioni tutti quanti di conoscere in maniera dettagliata l’andamento dell’attività che i nostri uffici svolgono a vantaggio di chi ha ancora molte necessità, in conseguenza del sisma di 4 anni fa”.
Gli alloggi del progetto Case e dei Map sono tutti assegnati e, al momento, non ve ne sono di disponibili, mentre sono 60 quelli in manutenzione. Le persone che vivono nel Progetto Case ammontano a 11.980, mentre sono 2.498 quelle che dimorano nei Map e 474 negli appartamenti del Fondo immobiliare. In 371 vivono in case in affitto concordato e 5.667 persone percepiscono il contributo di autonoma sistemazione.
“Il servizio Assistenza alla popolazione – ha concluso Pelini – sta monitorando gli alloggi del Progetto Case e Map detenuti da di chi sta per rientrare a casa in seguito alla dichiarazione di fine lavori, allo scopo, una volta completata questa procedura, di recuperarli e di assegnarli rapidamente a coloro che sono in lista di attesa. Inoltre è in preparazione, e sarà presentato nei prossimi giorni, il censimento di coloro che vivono nel progetto Case e nei Map”.