I raccoglitori abusivi, sono stati sorpresi con oltre 50 chilogrammi di radici fresche di genziana maggiore (Gentiana lutea) appena recise, mentre a bordo di due fuoristrada si allontanavano dalle zone di raccolta nelle vicinanze dell’abitato di S. Martino d’Ocre, in una delle aree piu’ importanti del Parco regionale Sirente-Velino, classificata Sito di importanza comunitaria oltre che Zona di protezione speciale. Durante i controlli di rito, l’intenso aroma di genziana proveniente dall’interno degli abitacoli avvertito dai forestali, ha consentito di individuare nelle due autovetture sei zainetti pieni di radici e sei zappetti utilizzati per lo scavo. Accertamenti successivi hanno consentito di localizzare le aree di raccolta indiscriminata delle preziose piante situate in prossimita’ di Monte d’Ocre a circa 1600 metri di quota. I raccoglitori abusivi sono stati identificati e denunciati all’Autorita’ Giudiziaria per raccolta di flora spontanea e danneggiamento in area protetta, mentre le radici e gli attrezzi utilizzati per la raccolta sono stati sottoposti a sequestro. Rischiano fino a sei mesi di arresto o una pesante ammenda. Il Comandante provinciale della forestale, Nevio Savini, ricorda che “la raccolta di genziana e’ vietata in tutta la regione Abruzzo sia all’interno che all’esterno di aree protette e che tale pratica espone al rischio di estinzione la specie oltre che provocare gravi danni agli ecosistemi in cui vive”.