L’Aquila, senza posti letto gli studenti vanno via: Campomizzi diventi campus universitario

campus_laquilaL’Aquila. La scorsa settimana l’Adsu ha pubblicato le graduatorie per la Residenza Universitaria Campomizzi: su 446 studenti richiedenti, tanti, ben 337, seppur aventi diritto, rischiano di restare senza un alloggio pubblico.

A lanciare l’allarme, ancora una volta, sono Daniele Lozzi e Marco Taraborrelli, dell’Udu aquilana, che portano avanti i numeri per evidenziare “un evidente segnale di come gli studenti universitari, soprattutto quelli delle fasce economiche più disagiate, una volta conosciuta l’esperienza di una residenza pubblica, la preferiscano di gran lunga alla giungla del

mercato degli alloggi privati”.

Già nel luglio scorso, l’Udu aveva fatto presente che i posti letto messi a bando sarebbero stati insufficienti a soddisfare il fabbisogno abitativo degli studenti e aveva chiesto un aumento dei posti letto pubblici tramite il ripristino della residenzialità diffusa da parte dell’Adsu e la gestione pubblica della Residenza San Carlo Borromeo.

“Sono anni che portiamo avanti l’idea della Campomizzi come Campus Universitario all’interno della città dell’Aquila, tenendo conto del suo sottoutilizzo da parte del Ministero della Difesa, della sua posizione strategica e della potenzialità ad ospitare oltre 1000 studenti. Adesso, davanti all’evidenza, con il futuro della Campomizzi ancora tutto da decidere, chiediamo a gran voce non solo la dismissione dell’ex caserma a favore degli studenti, ma l’ampliamento di questa come Residenza Universitaria con l’acquisizione delle palazzine A e B come indicato anche nel piano esigenziale del CdA dell’Adsu del 25 Luglio. Continuare a rimanere miopi davanti questi segnali vuol dire condannare L’Aquila ad una rinascita senza la sua componente più vivace: gli studenti universitari”.

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