É l’amara sorpresa recapitata alle aziende aquilane subito dopo Ferragosto. Situazione, questa, che ha spinto il vice presidente di Confindustria L’Aquila Guido Cantalini a scrivere ai vertici di Equitalia. “Vi segnaliamo la assoluta inopportunità di questa Vostra iniziativa” scrive “perché un sollecito fatto a ridosso o, peggio, nel corso della chiusura aziendale, non permette alle aziende di adempiere al pagamento, né di avviare richiesta di rateizzazione e nemmeno di impugnare il provvedimento; inoltre, è stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale il cosiddetto Decreto del Fare, che consente maggiori possibilità di dilazione e di rinvio nel pagamento dei debiti; molte aziende vorrebbero trarre vantaggio dalle nuove norme, ma questa notifica sembrerebbe impedire queste opportunità. Vi ricordiamo altresì che la continuità delle aziende è garanzia per l’economia stessa del territorio mentre la pendenza di una irregolarità contributiva/fiscale impedisce alle stesse di incassare ed ottenere altri lavori. In un territorio già provato dai tragici eventi del sisma del 6 Aprile 2009 e nel pieno di una grave crisi economica di cui non si vede ancora una via d’uscita, sarebbe opportuno trovare tutte le strade consentite per permettere alle aziende di saldare i debiti e mettersi in regola con il fisco”. L’invito, dunque, é quello di recedere da queste ed altre iniziative simili cercando, in accordo con le aziende, tutte le soluzioni per consentire di saldare i debiti tributari nel modo più agevole possibile.