È quanto organizzato dall’amministrazione comunale in attesa delle decisioni della Corte Costituzionale per domenica 5 maggio, a partire dalle 21.00, quando le luci della città verranno spente per far spazio, come sottolinea Palazzo di Città, “alle luci della speranza”.
“Sarà una contestazione pacifica e diversa dalle altre volte – si legge in una nota – La comunità pescinese non sarà chiamata a scendere nelle strade ma manifesterà la propria posizione di difesa del diritto alla salute accendendo un lume, una candela o un cero sulla porta e sulle finestre delle abitazioni. La protesta vuole far giungere fino a Roma, dentro le stanze della Corte costituzionale, un messaggio forte di speranza La città è ancora vigile e non si è rassegnata alla Legge del Governo Berlusconi, che, nell’agosto 2011, ratificò, di fatto, il programma operativo del duo Chiodi-Baraldi, già bocciato dalle sentenze del TAR di L’Aquila, con le quali si era disposta la riapertura dei piccoli ospedali”.