Avezzano, una joint venture italo-tedesca nel futuro della Micron

micronAvezzano. Un accordo vincolante stipulato tra Micron Technology Inc. e LFoundry per l’acquisizione da parte di LFoundry del sito produttivo di Avezzano e dei relativi assets.

È quello presentato ieri, nella sede romana del Ministero dello Sviluppo Economico, dove si è svolto un incontro tra la direzione aziendale della Micron Technology Italia, i rappresentanti istituzionali e le parti sociali.

Dal 25 febbraio (data dell’annuncio dell’accordo vincolante) alla data del closing, prevista per maggio, molte cose potranno accadere. In particolare – spiega l’azienda in una nota – si sta definendo l’assetto societario finale che e’ atteso essere una Joint Venture che prevede la partecipazione del management italiano e tedesco. Tale assetto societario sara’ finalizzato ed ufficiale entro il closing di maggio o immediatamente dopo. Altra notizia riguarda il finanziamento a tasso agevolato richiesto da Micron qualche anno fa a fronte di spese già sostenute per attività di R&D sui 200mm.

Micron Inc. infatti ha deciso di lasciare al sito di Avezzano il beneficio di tale finanziamento che si materializzerà sotto forma di prestito, in gran parte a tasso agevolato, erogato dal Governo Italiano attraverso una banca concessionaria. Ciò permetterà un maggiore respiro strategico all’intera operazione, un allargamento significativo dello scopo operativo del sito e il conseguente benefico effetto sul problema occupazionale. Tutto ciò è stato reso possibile dalla credibilità del piano operativo e dell’assetto societario che delineano la volontà di affrontare con determinazione i problemi strutturali di oggi e strategicamente rilanciare un piano di ampio respiro per il futuro.

“Stiamo facendo tutto il possibile per minimizzare l’impatto sociale” ha dichiarato Fabrizio Famà, responsabile Risorse Umane e Affari Generali di Micron Technology Italia. “Tuttavia è ancora necessario lavorare per far fronte alla necessità strutturale di riduzione dell’eccesso di ore lavorabili del 30%. Vogliamo farlo nel modo meno traumatico possibile tramite l’utilizzo di ammortizzatori sociali conservativi quali la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, oltre che diverse iniziative da concordare con il sindacato”.

Il Ministero del Lavoro ha chiesto alle parti di gestire il prossimo delicato periodo tramite ammortizzatori sociali conservativi da attuarsi con modalità funzionali alla rigorosa realizzazione del piano industriale.

Nel frattempo, in attesa della discussione tra azienda e sindacato per trovare un accordo sulle modalità di gestione dell’eccesso strutturale delle ore lavorabili, ha sollecitato l’utilizzo dell’istituto della Cassa Integrazione Ordinaria. Nei prossimi giorni partirà la discussione tra azienda e sindacato sulla gestione delle ore in eccesso. Entro tre settimane si terrà una nuova riunione al Ministero.

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