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Roccaraso, sulle piste anche con la Spina Bifida grazie ad un progetto del Bambino Gesù

Roccaraso. Sciare seduti, per potersi godere le gioie della neve anche se si soffre di Spina Bifida. Dieci ragazzi che soffrono della grave malformazione spinale coinvolti in un progetto del Bambino Gesù e dei maestri istruttori della località sciistica aquilana.

Dieci ragazzi che scendono veloci sulle piste da sci innevate. Seduti. Non è l’ultima frontiera dello sci estremo, bensì Sky tour, il progetto attuato sulle piste di Roccaraso dall’Associazione Spina Bifida Italia (Asbi) e dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Iniziato ieri, sulle piste abruzzesi, l’iniziativa vede 10 ragazzi con spina bifida, malformazione congenita della vertebre, cimentarsi nello sci-seduto seguiti da istruttori qualificati e da un team di medici e fisioterapisti dell’ospedale romano.

Giunto al suo secondo anno, il progetto permette a tanti ragazzi con spina bifida di fare esperienza dello sport come fonte di benessere psico-fisico, strumento di realizzazione personale e di inclusione sociale. “Un’iniziativa – spiega Alessandro Amicone, vicesindaco di Roccaraso con delega al Turismo e allo Sport – che vogliamo che prosegua anche i prossimi anni anche perche’ e’ una straordinaria occasione per dare un’immagine solidale ed accogliente alle nostre montagne e al nostro terriotrio”. “Attraverso lo sport – aggiunge Amicone – e’ possibile costruire un valido iter riabilitativo per persone con disabilita’. Anche perche’ oggi l’attivita’ fisica viene sempre piu’ considerata come un passaggio fondamentale nella vita delle persone diversamente abili, sia per i benefici sul piano fisico, sia per i positivi risvolti psico-sociali: condivisione delle esperienze, inserimento nel gruppo, consapevolezza delle proprie capacita’ e superamento dei limiti in funzione della crescita e dello sviluppo dell’autonomia. Un grazie speciale all’ospedale Bambino Gesu’ – conclude Amicone – che e’ ormai un punto di riferimento internazionale per la pediatria. Roccaraso vuole diventare la capitale dello sport per i bambini soprattutto per quelli disabili. Per questo, come gia’ stiamo facendo con l’Unitalsi per la prossima stagione estiva, vorremo costruire un percorso di collaborazione anche con l’ospedale Bambino Gesu’ per dare ai piu’ piccoli un’occasione per praticare lo sport e di socializzare”.