Una manifestazione di protesta pacifica quella che si è svolta oggi a Santo Stefano di Sessanio. Erano in 150 a protestare contro la chiusura delle strade montane del Gran Sasso.
Gli esercenti di tutti i borghi del comprensorio, riuniti nel comitato “#Io Vivo il Gran Sasso”, sono saliti a piedi fino al cumulo di sassi che chiude la strada provinciale 97, presso il bivio per Campo Imperatore. “Negli ultimi giorni di dicembre, all’apice dell’accoglienza per il turismo di Capodanno, è stato riversato sulla strada da Santo Stefano di Sessanio a Rifugio Racollo, probabilmente da parte dell’amministrazione provinciale, un cumulo di sassi che chiude completamente il passaggio – hanno detto -.
Se da un lato non possiamo pubblicamente accusare nessuno di questo scempio, dall’altro ci chiediamo come l’ente preposto (ovvero la Provincia), non sia corso a liberare la strada da questo cumulo di sassi, in queste giornate piene di sole e fondamentali per il turismo montano”.