In un periodo in cui gli enti locali fanno fatica a chiudere i bilanci il comune di Aielli riesce quindi ad abbassare le tasse.
“Ridurre le tasse – spiega il sindaco Enzo Di Natale – era il nostro primo punto del programma elettorale. Per noi era fondamentale poter dare un segnale ai cittadini, in una congiuntura economica particolare, con una crisi economica che produce affetti devastanti da ormai dieci anni, in un paese, l’Italia che registra purtroppo una pressione fiscale record. L’entità del taglio è qualcosa di storico per il nostro paese, figlio di una precisa volontà politica e naturale sbocco di una determinata azione politico/amministrativa che ha portato, nel tempo a: diminuire vertiginosamente le parcelle ai vari professionisti, ad azzerare le spese relative all’ufficio staff, a dimezzare quelle per l’utilizzo dei mezzi pubblici. Il tutto grazie ad una gestione controllata ed oculata degli uffici e delle relative spese. Da tempi non sospetti, abbiamo cercato di argomentare come una gestione sana delle finanze pubbliche non è solo una questione economica ma è soprattutto un tema politico, perché in un paese in cui la risorsa pubblica è sempre stata utilizzata per acquisto e mantenimento di consenso politico, un suo utilizzo efficiente e sano non può che essere un tema di natura prettamente politica. Ed è così che ad Aielli la teoria del ‘Meno spesa pubblica improduttiva uguale meno tasse’ è diventata pratica. In due anni abbiamo aggredito le sacche di spesa inutili accumulate negli anni passati, liberando così risorse preziose che ci hanno permesso di portare ieri in giunta e il 29 in consiglio comunale un nuovo piano finanziario del servizio rifiuti con un taglio netto del 26% che interesserà sia le famiglie che le imprese”.
“Pere un nucleo familiare composto da quattro persone il risparmio potrebbe aggirarsi sugli 80 euro. Per le imprese ovviamente i valori nominali del taglio saranno più corposi perché proporzionali all’ammontare complessivo della quota. Sarà questo il nostro personalissimo regalo di Natale agli aiellesi”, conclude il sindaco.
“Per l’impianto di smaltimento di Aielli, siamo convinti, come lo eravamo anni fa, che l’impianto di dell’ACIAM debba essere convertito al solo smaltimento e recupero di rifiuti organici, anche attraverso l’adeguamento, il potenziamento e l’evoluzione delle linee esistenti. L’assegnazione di 25.000 tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati a quell’impianto è l’idea becera di una maggioranza regionale miope, che nei rifiuti vede solo una fonte di guadagno e non una criticità da gestire in modo intelligente e guardando al futuro. A questa scelta ci siamo opposti con forza, senza mezzi termini e senza alcun sostegno da parte di chi oggi grida allo scandalo, perché per noi le scelte non riguardano l’opportunità politica, ma solo il benessere dei cittadini presente e futuro”. Commenta così il consigliere Gianluca Ranieri che sul Piano Regionale dei rifiuti in consiglio regionale si è opposto ed ha votato contro come tutti i suoi colleghi del gruppo consiliare M5S.
“Queste sono le nostre posizioni e non ne abbiamo mai fatto segreto. Anzi sono anni che ci battiamo in ogni sede istituzionale e non per colmare l’arretratezza e l’inefficacia della gestione dei rifiuti in Abruzzo, sia da centro destra che da centro sinistra. Ecco perché” continua “è un’accusa assolutamente strumentale e destituita di ogni fondamento, quella che il centrodestra ha rivolto nei giorni scorsi al M5S. Anche i muri sanno che ci siamo battuti in consiglio e nelle commissioni per la riduzione dei quantitativi di rifiuti indifferenziati da trattare in Abruzzo, “un quantitativo”, spiega il consigliere Ranieri, “quasi doppio rispetto alle reali necessità regionali, che comporterà inevitabilmente un’importazione di rifiuti, da altre regioni, per mantenere gli impianti efficienti e produttivi. Da anni, anche al livello regionale, sosteniamo la necessità di una strategia efficace di riduzione dei rifiuti che renda sostenibili i nostri modelli produttivi e di consumo, ma questo non può certo essere compreso da chi sostiene l’utilità dell’incenerimento come strategia di smaltimento”.