Sulmona%2C+Villa+Orsini+minacciata+dalla+nuova+strada%3A+esposto+alla+magistratura
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-laquila/54295-sulmona-villa-orsini-strada-esposto-magistratura-wwf.html/amp/

Sulmona, Villa Orsini minacciata dalla nuova strada: esposto alla magistratura

Sulmona. Un ponte sul fiume Gizio, una grande rotatoria e una nuova strada, che però passerà nel parco della storica villa Orsini. Il Wwf lancia l’allarme: “Il cemento devasta natura, storia e memoria della città ovidiana”.

“Il comune devasta un parco storico per costruire una strada”. Lapidaria l’accusa lanciata dal Wwf contro l’amministrazione comunale di Sulmona. Nel mirino dell’associazione ecologista ci sono i lavori intrapresi dal comune per la costruzione di una nuova arteria stradale: non tanto il ponte sul fiume Gizio e la grande rotatoria prevista, ad allarmare il Wwf è strada che passerà all’intero del parco di Villa Orsini: “Un vero e proprio scempio ambientale”, afferma Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Abruzzo, “contro la memoria e la storia della città ovidiana, calato a sorpresa sulla testa dei cittadini”.

Villa Orsini, area di proprietà privata, risale alla fine del ‘700: un pezzo di patrimonio storico sopravvissuto a fatica fino ad oggi, con un parco di 60mila metri quadrati che annovera nel patrimonio arboreo diversi alberi secolari. “Il parco”, spiega Di Tizio, “è sottoposti a ben tre vincoli: monumentale, paesaggistico ed ambientale, oltre a quello idrogeologico per la presenza del fiume Gizio, e  svolge importanti funzioni pubbliche sotto il profilo ambientale e naturalistico: un bene comune la cui tutela non può che riguardare tutti”.

L’opera, “erosione del territorio di pregio”, secondo il Wwf non arrecherà alcun vantaggio alla collettività: “Come è ampiamente dimostrato a livello mondiale, la realizzazione di nuove strade non porta altro che ulteriore traffico veicolare privato”, sostiene Di Tizio, “la nuova arteria, se portata a compimento, creerà più problemi di quanti promette di risolverne, con il prevedibile congestionamento del traffico in via Freda e nell’intersezione di questa con viale Mazzini”.

Contestato anche l’iter “a sorpresa” del progetto: “Non solo non è mai stato sottoposto al confronto con la cittadinanza ma addirittura non è mai stato portato alla discussione in Consiglio Comunale”, continua il presidente regionale Wwf. Una raccolta di 700 firme ha già prodotto un esposto alla magistratura al fine di accertare se siano state rispettate le leggi vigenti. “In presenza di legittimi dubbi sulla correttezza dell’iter seguito, sia per quanto riguarda le procedure urbanistiche che il rilascio di tutte le autorizzazioni e nulla osta da parte delle competenti autorità”, il Wwf Abruzzo ritiene “indispensabile che i lavori vengano immediatamente fermati al fine di chiarire tutti i lati non chiari della vicenda”. “Nel frattempo”, conclude Di Tizio, “il comune potrebbe rivedere le proprie scelte scommettendo sull’ambiente, come le piste ciclabili, e non sul cemento”.