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Concorsone L’Aquila, Cialente presenta un esposto in Procura

L’Aquila. Un esposto in Procura per fare chiarezza sulla presunta fuga di notizie in merito al cosiddetto “concorsone” per la stabilizzazione a tempo indeteminato di 300 persone nella pubblica amministrazione aquilana, causa ricostruzione. È quanto presentato dal sindaco Massimo Cialente, che questa mattina si è recato negli uffici della sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato.

I fatti risalgono ai giorni scorsi, quando un sito internet di informazione aveva pubblicato l’immagine di uno dei 4 mila quesiti (con risposta esatta) che si trovano nella banca dati del Formez, la società che si occupa del concorso al quale parteciperanno 18 mila candidati in lista.

“Si tratta di un grave reato” ha detto il primo cittadino uscendo dagli uffici della Sezione di polizia giudiziaria. “Qualcuno ha trasmesso i risultati ai giornalisti, si tratta di una fuga di notizie gravi, una rivelazione di segreto d’ufficio che desta allarme sociale. SE si blocca il concorsone non c’è copertura finanziaria per prolungare il lavoro dei precari. Bisogna ora capire chi, come e perché qualcuno ha sabotato il sistema del Formez”.

 

IL GOVERNATORE GIANNI CHIODI: “POLEMICHE VERGOGNOSE”

“Cialente vuole sollevare un clamore mediatico partendo da una falsa interpretazione di una notizia. Nella sua immaginazione, ora spuntano siti internet di Chiodi e accusa il sottoscritto di far pubblicare le risposte del concorso. Insomma, Chiodi come capro espiatorio su cui far ricadere le colpe di tutti, anche le sue. E’ proprio vero la fantasia non gli manca. Mi sembra poi che adotti nuovamente la solita tattica: intravede possibili futuri problemi, individua il colpevole in via preventiva e attende che il problema nasca per poter dire il solito ‘è colpa di…’. In altre parole se il concorsone dovesse bloccarsi non è colpa di chi ha voluto una procedura di due mesi per selezionare trecento dipendenti su 36 mila domande, ma di Chiodi che trama dietro le quinte. Paradossale! Cialente Sceglie la strada della menzogna pensando di far credere il falso e di nascondere il vero agli aquilani. Pensi piuttosto a risolvere i problemi della città da ricostruire vista la sua perdurante inerzia sulla rendicontazione e non perda tempo in vergognose polemiche”.