L’Aquila. Trascina una donna in un cantiere e cerca di violentarla: arrestato un giovane reatino con precedenti per reati sessuali. Fondamentale la descrizione fornita dalla vittima per rintracciare il suo aggressore.
Agghiacciante il racconto che una 40enne romena ha fornito alla squadra mobile del capoluogo sulla violenza sessuale subita da un 30enne di Rieti residente nel teramano. L’episodio da incubo si è consumato all’interno di un cantiere edile di L’Aquila Ovest, dove la donna risiede. Alla polizia ha riferito che l’uomo l’ha trascinata oltre la recinzione e quindi all’interno di un locale adibito a spogliatoio per gli operai. Il reatino ha chiuso la porta a chiave, cominciando palpeggiare la donna dopo averle sfilato la maglietta. Poi avrebbe provato a sfilarle i pantaloni, e al netto diniego della romena lui si è spogliato a sua volta chiedendole un rapporto orale.
In qualche modo, finalmente, la 40enne è riuscita a sfuggire alle violenze, allontanandosi dall’area in costruzione per poi riuscire a nascondersi in una strada vicina, dove ha chiamato il 113. Gli agenti hanno prima raggiunto la donna, che dopo essere stata accompagnata in pronto soccorso per le cure del caso, è riuscita a fornire una dettagliatissima descrizione dell’aggressore. Dati gli elementi investigativi in possesso, per la Mobile è stato facile indirizzare le ricerche nei cantieri della zona, dove i tratti somatici accuratamente riferiti dalla vittima hanno permesso di individuarlo con certezza. Accompagnato negli uffici della questura per gli accertamenti di rito, è emerso che il 30enne già nel 2007 lo stesso era stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di violenza sessuale. Su disposizione del procuratore della Repubblica Fabio Picuti, l’arrestato è stato associato presso la locale casa circondariale de Le Costarelle.