Le unità cinofile antidroga hanno letteralmente “fiutato” ogni spazio a disposizione per trovare le sostanze stupefacenti abilmente occultate in uffici, magazzini e sulle persone, ed hanno efficacemente calamitato l’attenzione della platea degli astanti, composta da autorevoli rappresentanti del comparto cinofilo di altre Forze di Polizia e del mondo civile, nonché da studenti universitari delle facoltà di veterinaria, trovatisi, quest’ultimi, proiettati nella simulazione di un’operazione antidroga dal momento che essi stessi sono stati impiegati per inscenare il ruolo di estemporanei passeggeri.
L’esercitazione congiunta è stata organizzata per perfezionare ulteriormente l’efficienza dei cani mediante l’impiego in ambienti diversificati, ed è stata resa pubblica per far conoscere meglio il prezioso lavoro svolto quotidianamente anche dagli amici animali, a salvaguardia della vita umana e, soprattutto, dei più giovani, particolarmente esposti alle insidie ed alle “tentazioni” delle sostanze stupefacenti.
E’ cosi che l’uomo e l’animale diventano un binomio inscindibile, una simbiosi assoluta che viene quotidianamente chiamata ad operare nelle più svariate condizioni di spazio e di tempo, per ricercare droga, denaro, persone scomparse, etc.; saranno poi l’intesa e l’affetto reciproco a garantire ottimi risultati in campo lavorativo.
Importante sottolineare che l’intero addestramento è basato sul gioco ed è fondato essenzialmente su principi di condizionamento e di apprendimento; vengono sfruttati, inoltre, alcuni istinti naturali del cane, soprattutto il senso dell’olfatto, così sensibile nei quadrupedi, ma anche quelli del gioco predatorio e della caccia.
Il manicotto (un telo di spugna arrotolato e legato con del particolare nastro adesivo) rappresenta per il cinofilo lo strumento più utilizzato durante lo svolgimento delle varie tecniche di addestramento e, per il quadrupede, l’ambito “premio”.
L’addestramento per il cane non costituisce un lavoro od una costrizione, ma sempre e soltanto un gioco, uno sfogo costruttivo ai suoi istinti naturali.
Ad onor di cronaca, l’esercitazione odierna ha visto primeggiare il cane Zagor, condotto dal Vice Brigadiere Gianluca Caiterzi, in forza alla Compagnia di L’Aquila a seguire il cane Vagol condotto dall’App. Sc Marcello Di Pretoro, in forza alla Compagnia di Pescara e il cane Dab condotto dall’App. Sc. Marco Leva, in forza alla Compagnia di Pescara, splendidi pastore tedesco, che, da inizio anno, hanno contribuito a denunciare e a segnalare alle Prefetture competenti, per fatti connessi allo spaccio e l’uso di stupefacenti numerose persone.
Al termine delle prove i vincitori sono stati insigniti di una medaglia commemorativa e gratificati dal convinto ed entusiastico applauso dei presenti che hanno apprezzato l’altissima preparazione tecnica complessivamente dimostrata, nelle varie fasi, da tutte le unità cinofile.