Lo rende noto la stessa Soprintendenza. L’area era già conosciuta come sito di necropoli di epoca italica, tant’è che tornano alla luce sepolture con reperti provenienti da strati relativi a epoche diverse che vanno dalla prima età del ferro (IX secolo a.C.) all’età romana (dal II-I secolo a.C. fino all’età imperiale).
La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio prosegue le indagini archeologiche in collaborazione con il Comune di Scontrone e con le ditte concessionarie delle cave, sotto la direzione dell’archeologa Rosanna Tuteri, con gli assistenti Salvatore Caramiello e Sabatino Letta e con le archeologhe Camilla Carnevale e Erika Iacobucci.