Una risorsa di cui il reparto di urologia dell’ospedale di L’Aquila si accinge a dotarsi: il macchinario, già acquistato, sarà montato e utilizzato a breve. Una novità particolarmente importante per i tumori alla prostata per i quali il reparto del San Salvatore è all’avanguardia sul piano delle tecniche chirurgiche in seguito all’esperienza maturata nella laparoscopia, tecnica mininvasiva con cui si praticano piccoli fori (invece che il tradizionale taglio totale) per asportare i tumori.
La problematica del carcinoma della prostata è stato uno dei temi al centro del convegno, organizzato dall’Auro (urologi ospedalieri italiani) e promosso dal direttore di urologia degli ospedali di L’Aquila e Avezzano, dr. Luigi Di Clemente, che si è tenuto oggi all’Aquila, all’hotel Dimora del Baco. Vi hanno partecipano circa 100 operatori della branca (provenienti da Abruzzo, Marche, Umbria e Molise), alla presenza del presidente nazionale Auro, prof. Michele Gallucci, direttore dell’istituto tumori Regina Elena di Roma: un appuntamento medico-scientifico di rilievo che ha messo insieme il meglio degli specialisti italiani Al convegno, in cui si è parlato anche di calcolosi, prolasso urogenitale e incontinenza urinaria, sono intervenuti numerosi medici di famiglia e oncologi. Sono state esaminate anche le nuove tecniche chirurgiche di correzione dell’incontinenza urinaria e del prolasso urogenitale. Molto avanzate le procedure utilizzate all’Aquila nella calcolosi renale, tra cui una di recente adozione che, in virtù di un moderno apparecchio, detto shock-pulse, permette di rimuovere calcoli renali di grandi dimensioni (superiori a 2 cm) in pochi minuti.
Tra litrotrissia extracorporea (onde d’urto) e interventi endourologici, tra L’Aquila e Avezzano, vengono effettuati circa 500 interventi l’anno per la rimozione dei calcoli. E’ invece di 1.500 il numero annuo complessivo di operazioni chirurgiche compiute dai reparti di urologia del capoluogo e quello di Avezzano, di cui 500 per patologie della prostata.