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Incendio Monte Morrone, sopralluogo del pm di Sulmona: ‘Faremo giustizia’

Sulmona. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sul rogo del Monte Morrone e nella tarda mattinata il procuratore capo Giuseppe Bellelli ha compiuto un sopralluogo.

“Stiamo cercando le tracce e gli elementi utili a ricostruire le cause di questo incendio – ha dichiarato il magistrato – si tratta di reati gravi, come incendio boschivo doloso e forse anche di disastro ambientale, questo lo valuteremo. Di certo faremo di tutto per assicurare alla giustizia i responsabili”.

Intanto sono riprese da questa mattina presto le operazioni di spegnimento del rogo sul Morrone con l’impiego di due canadair sostituiti intorno a mezzogiorno da due elicotteri dell’Esercito e dei Carabinieri Forestali. Sempre questa mattina i carabinieri forestali hanno recuperato due fuoristrada che domenica scorsa erano rimasti bloccati tra le fiamme in località Vicenne.

Dieci persone che erano salite fino alla chiesetta di S.Pietro per ricordare un loro amico escursionista scomparso nei mesi scorsi e pregare vicino alla stele che lo ricorda sono riuscite a mettersi in salvo riscendendo a valle, percorrendo il bosco dal versante opposto, raggiungendo Colle delle Vacche, dove erano attesi da squadre di soccorso, intorno alle 22.

Tra queste persone anche l’ex vice sindaco di Pratola, Costantino Cianfaglione e l’imprenditore Piergiorgio Schiavo. Nella serata di ieri alcune persone hanno avvertito fastidi per il fumo provocato dall’incendio ed una donna, A.L.G., è stata ricoverata in ospedale per problemi alle vie respiratorie.

Arta avvia monitoraggio aria

Arta Abruzzo, agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, è impegnata nelle operazioni di emergenza scattate a seguito del vasto incendio che da sabato scorso sta interessando il monte Morrone, alle porte di Sulmona.

Il vicesindaco, Mariella Olmi, si è rivolta ieri alla Regione Abruzzo per verificare la qualità dell’aria in città e il direttore generale dell’Arta, Francesco Chiavaroli, ha subito allertato il Distretto provinciale de L’Aquila, competente per territorio, e il Distretto provinciale di Chieti, che ha in dotazione il laboratorio mobile per il rilevamento degli inquinanti atmosferici.

Il mezzo attrezzato è stato posizionato in località Marane, nel sito individuato nel corso di una riunione tecnica, dove è stato avviato il monitoraggio delle sostanze inquinanti presenti nell’aria. Domani disponibili i primi risultati, che saranno pubblicati sul sito istituzionale www.artaabruzzo.it con la relazione tecnica esplicativa.

“Non ci dovrebbero essere problemi per la popolazione sul fronte della qualità dell’aria – commenta Chiavaroli – ma aspettiamo l’ufficialità dei dati, che come sempre sono ottenuti con metodologie scientifiche certificate e accreditate.

Arta è intervenuta nell’emergenza a supporto di Regione Abruzzo e Comune di Sulmona, nonostante la cronica carenza di personale e strumentazione, tant’è che avendo a disposizione un solo laboratorio mobile di rilevamento della qualità dell’aria per l’intero territorio regionale siamo stati costretti per motivi di urgenza a posticipare un altro monitoraggio precedentemente programmato”.

Sinistra Italiana: ‘L’evento è stato sottostimato’

“Gravi i ritardi con i quali sono iniziate le operazioni e sicuramente sottostimata la portata dell’evento”.

E’ il parere espresso da Sinistra Italiana a proposito dell’incendio sul monte Morrone, in una nota firmata da Daniele Licheri, segretario regionale d’Abruzzo, e Domenico Capaldo, segretario del Circolo Si Sulmona.

“Ci chiediamo come sia possibile che, per un’area parco quale quella colpita, non sia stata attivata nessuna forma di prevenzione, monitoraggio e controllo del territorio attraverso una vigilanza attiva soprattutto nei mesi estivi.

Grave – prosegue la nota – la responsabilità della Regione Abruzzo che, pur sollecitata per tempo, non ha adottato alcun provvedimento, e altrettanto grave la responsabilità dei vertici del Parco nazionale della Majella, per aver lasciato completamente sguarnita l’area coinvolta nel disastro”.

Secondo gli esponenti di Sinistra Italiana “sarebbe occorsa maggiore incisività e tempestività nell’azione di spegnimento, più mezzi aerei e provvedimenti atti a interrompere la linea del fuoco, che si è propagato anche per il vento forte in diverse direzioni, mettendo a rischio a tratti le case tra Marane e Badia e con il rischio di espandersi verso la stessa Badia Morronese”.

Sinistra Italiana ringrazia “tutti coloro che hanno prestato in questi due giorni la loro opera, ma il disastro, se si fosse agito con maggiore tempestività, poteva essere contenuto maggiormente”. “Le responsabilità, oltre quelle del/i piromane/i, vanno accettate e punite.

Va anche detto – proseguono Licheri e Capaldo – che questo stato di cose, dopo l’accorpamento della Guardia Forestale è intollerabile, occorrono mezzi straordinari di fronte a una situazione straordinaria.

Chi ha deciso l’accorpamento, ora, porta sulla coscienza non solo l’ennesima inutile riforma, ma ettari di bosco in fumo in Abruzzo e in mezza Italia. A costo di essere ripetitivi chiediamo al Governo di tornare indietro rivedendo il negativo assetto attuale come totalmente inefficace: si torni alla Guardia Forestale subito!”.