Pescasseroli. Si è tenuta questa mattina al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare una riunione tra la Presidenza del Parco e la Direzione Generale Protezione Natura sulla vicenda dell’orso entrato in caso a Villavallelonga.
A seguito di una relazione dettagliata sui fatti accaduti e sul monitoraggio dell’esemplare negli ultimi mesi, si è preso atto dell’avvenuto allontanamento dell’orso conosciuto come “Mario”, che è stato rilasciato in alta montagna e della tempestiva messa in campo di un monitoraggio attivo, costante e continuativo dell’esemplare. Ciò al fine di evitare rischi per la pubblica incolumità e per prevenire il ripetersi dei fatti accaduti nella notte dell’incursione in una abitazione privata e, nel contempo, per garantire l’incolumità dello stesso esemplare.
Si è deciso di mettere in campo con carattere di urgenza una progettualità speciale per finanziare misure straordinarie per la prevenzione e l’incolumità pubblica, nei Comuni interessati, da realizzarsi prevalentemente attraverso la messa in sicurezza di strutture come i pollai, che inevitabilmente tendono ad attrarre gli orsi nei centri abitati, creando situazioni di potenziale pericolo.
In questo contesto, il Presidente del Parco Antonio Carrara ha dichiarato: “questa prima risposta del Ministero è un segnale concreto, rimane importante che ogni Ente ed Amministrazione faccia la sua parte e, per tanto, l’Ente Parco si appresta a chiedere formalmente alla Regione Abruzzo di essere coerente con gli impegni assunti, mettendo in campo le misure di prevenzione previste dal Programma di Sviluppo Rurale”.
“La salvaguardia dell’orso marsicano passa attraverso una gestione condivisa delle operazioni di tutela di questa specie, tanto fragile quanto fondamentale sia per l’equilibrio di biodiversità, sia per il legame identitario e simbolico che la associa a quei territori. L’esigenza di collaborazione tra parco, associazioni, cittadini e istituzioni locali, emersa dall’incontro di oggi al Ministero dell’Ambiente, va quindi nella giusta direzione e UNA parteciperà concretamente a questo percorso seguendo le direttive del protocollo d’intenti sottoscritto giovedì scorso con il Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise”.
È positivo il commento di Nicola Perrotti, Presidente della Fondazione UNA Onlus, sull’esito della riunione svolta stamattina presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare tra la Presidenza del Parco e la Direzione Generale Protezione Natura, incentrata sull’incursione dell’orso marsicano ribattezzato “Mario” in una abitazione di Villavallelonga.
“Per tutelare al meglio una specie a rischio estinzione come quelle dell’orso marsicano – continua Perrotti – è necessaria la compartecipazione di tutti gli attori protagonisti della filiera ambientale, compreso il mondo venatorio. Il problema degli orsi cosiddetti confidenti, quelli che con più facilità si avvicinano ai centri abitati alla ricerca di cibo, va affrontato, infatti, attraverso la sinergia progettuale e operativa di tutti coloro che vivono il territorio boschivo con passione e assiduità. Tra questi un ruolo importante possono svolgerlo i cacciatori, che devono diventare sentinelle di tutela degli orsi, collaborando con l’ente Parco non solo attraverso una condivisa riduzione dell’impatto dell’attività venatoria sulla specie, ma anche mediante segnalazioni tempestive di avvistamenti di orsi in territori troppo vicini ai centri abitati”.