L’operazione ha portato al sequestro delle attrezzature e dei materiali utilizzati per l’esercizio abusivo della professione, in relazione al quale sono state elevate sanzioni amministrative fino a mille euro da pagare al Comune di residenza. Contemporaneamente sono state avviate, sempre dalle fiamme gialle, le indagini fiscali e finanziarie per la ricostruzione del reddito conseguito e, quindi, dell’imposta non pagata al fisco.