Avezzano. Slitta al prossimo 7 dicembre il processo a carico dell’ex sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio e di altri quattro imputati nell’inchiesta sull’uso di auto blu per scopi personali.
A Di Pangrazio viene contestato l’indebito utilizzo della vettura di servizio, di proprietà della Provincia dell’Aquila, di cui è dirigente, data in comodato al Comune marsicano che ha amministrato negli ultimi cinque anni. Insieme all’ex primo cittadino sono sotto processo gli autisti Patrizia Zazzara e Mario Scimia, la dirigente della Provincia Paola Contestabile e la dipendente Anna Maceroni.
Un altro autista, Ercole Bianchini, ha patteggiato mesi fa. Lo slittamento è dovuto alla necessità della nomina di un nuovo collegio giudicante, non ancora avvenuta. Lo scorso febbraio, infatti, il giudice ha rilevato la propria incompatibilità poiché aveva precedentemente firmato un atto relativo al processo.
I reati contestati a vario titolo sono l’illecito utilizzo delle autovetture di servizio (peculato aggravato), truffa aggravata ai danni dello Stato, falso e favoreggiamento.
Secondo i pm tre auto, due Alfa Romeo e una Fiat Panda, venivano utilizzate per fini personali, viaggi o semplicemente per andare a fare la spesa. Accuse respinte dal primo cittadino, assistito dai legali Antonio Milo e Claudio Verini, che si è detto sicuro di aver agito sempre nel rispetto delle regole.