Il sequestro è avvenuto a Ilorin, capitale dello stato del Kwara, e la notizia è stata confermata dalla Farnesina che ha chiesto il massimo riserbo. L’uomo lavora come tecnico per la ditta piemontese Borini&Prono Costruzioni, che realizza strade nel Paese africano dal 1952. Lunedì si era recato a ispezionare un sistema di drenaggio quando è stato rapito lungo la Bishop Road, una via di Ilorin. Finora i sequestratori non si sono fatti vivi.
Di Girolamo risiede a Rocca di Cambio e nella sua abitazione i familiari sono in fervida attesa. Nessuno, comunque, intende parlare del sequestro.
“Aspettiamo notizie” dice il figlio con la voce rotta dall’emozione “non posso dire altro, è una circostanza difficile che ci sta segnando. E d’altra parte anche dalla Farnesina non ci hanno fatto sapere altro se no che ci informeranno appena avranno notizie”.
Modesto Di Girolamo è sposato ed è padre di tre figli. Nonostante lavorasse in Africa da quando aveva trent’anni, in paese lo conoscono tutti. “E’ una persona affabile” dice il sindaco di Rocca di Cambio, Gennaro Di Stefano. “Speriamo che presto si risolva tutto. Proprio in questi ultimi periodi stava decidendo se andare in pensione dopo tanti anni di lavoro e sacrifici. Per ora ho parlato con alcuni parenti, poi andrò dalla moglie a portarle il nostro conforto. Cercheremo di supportare la famiglia di Modesto in tutti i modi sperando che arrivino al più presto buone notizie”.