L’Aquila. Controlli più stringenti sulla regolarità contabile, amministrativa e di gestione del personale, per le ditte edili che lavorano alla ricostruzione post-sisma dell’Aquila e dei comuni del cratere.
A sollecitare maggiori verifiche da parte degli organi preposti è un professionista aquilano ex dipendente di una ditta edile con sede nel nucleo industriale di Poggio Picenze- Fossa.
“Voglio segnalare mi è accaduto, come esempio emeblematico di ciò che avviene nella ricostruzione”, spiega il professionista, che ha già segnalato l’irregolarità dell’accaduto all’Ispettorato del lavoro e agli organi preposti al controllo delle imprese che lavorano ai cantieri della ricostruzione post-sisma.
“La ditta in questione”, afferma, “con la quale ho instaurato un rapporto di collaborazione per l’acquisizione dei cantieri, con riferimento in particolare alle pubbliche relazioni e al marketing sul territorio, una settimana fa mi ha fatto recapitare una lettera di rescissione del rapporto di lavoro.
Ciò è avvenuto dopo che l’impresa si è garantita l’acquisizione, tramite la mia intermediazione, di tre cantiere in un comune dell’aquilano. L’azienda ha rescisso immotivatamente il contratto senza saldarmi il corrispettivo pattuito”. Il profesionista, che ha deciso di segnalare il “caso” alla stampa “in quanto la stessa azienda risulta regolarmente iscritta nella white list e opera nella ricostruzione del cratere del sisma del 2009.
Credo che il mio”, incalza, “sia uno dei tanti esempi del sottobosco della ricostruzione, dove gli anelli deboli della catena sono rappresentati dai dipendenti e collaboratori delle aziende, spesso sottopagati e sfruttati”.
L’accaduto sarà oggetto di verifiche delle organizzazioni sindacali e dell’Ispettorato del lavoro, nonché della Cassa edile, “per verificare la correttezza di tali comportamenti assunti rispetto al rilascio del Durc e all’iscrizione nell’impresa nella white list.
E’ necessario incrementare i controlli e verificare la trasparenza dell’operato delle aziende che acquisiscono lavori e cantieri e non pagano i dipendenti. Il lavoro va sempre tutelato”.