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L’Aquila, Iva non versata: Guardia di Finanza sequestra beni per 700 mila euro

L’Aquila. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di L’Aquila hanno eseguito un sequestro di disponibilità finanziarie e di beni mobili ed immobili per un valore pari a circa 700 mila euro emesso dalla locale autorità giudiziaria nei confronti degli amministratori di una società operante nel settore della costruzione di infrastrutture viarie, responsabili di omesso versamento Iva (reato di cui all’art. 10 ter D.Lgs. 74/2000).

La misura cautelare giunge al termine di complessi accertamenti contabili a seguito dei quali è emerso che la società, in liquidazione dal settembre del 2014 e gia’ destinataria di un atto di accertamento emesso dalla locale Agenzia delle Entrate, aveva maturato nei confronti dell’erario un debito IVA pari circa 750 mila euro.

A fronte di tale posizione debitoria la società aveva avviato un piano di rateizzazione dell’imposta consistente nel pagamento di venti rate mensili da 61.000 mila euro ciascuna, che, però, è stato interrotto dopo il pagamento della sola prima rata.

In considerazione di ciò i finanzieri hanno intrapreso articolati e complessi accertamenti patrimoniali tesi all’individuazione dei beni e delle disponibilità finanziarie riconducibili agli amministratori per un valore pari all’imposta non versata, ammontante a 700 mila euro circa, importo corrispondente all’IVA non versata (750.000 euro) al netto dell’unico pagamento rateale effettuato dalla società (61.000 euro).

La lotta alle frodi fiscali da sempre costituisce una delle priorità per la Guardia di Finanza che, anche attraverso forme sempre più virtuose di collaborazione con gli uffici giudiziari e finanziari, e’ costantemente protesa a contrastare gli effetti negativi causati all’economia dall’evasione.

Gruppo Edimo si dichiara estraneo alla vicenda di omesso versamento Iva della società Airport Work Scarl

Il Gruppo Edimo dell’Aquila è estraneo alla vicenda legata all’omesso versamento dell’Iva che ha portato il giudice per le indagini preliminari del capoluogo a emettere un decreto di sequestro preventivo per circa 690 mila euro complessivi e a indagare quattro persone, tra cui Danilo Taddei.

Lo chiarisce lo stesso imprenditore, specificando come l’indagine coinvolgerebbe esclusivamente la società consortile a responsabilità limitata (Scarl) Airport Work in liquidazione, della quale lo stesso per un breve periodo di tempo è stato componente del Consiglio di amministrazione in quanto rappresentante della Taddei Spa.

“Nella vicenda non è coinvolto il Gruppo Edimo, e sono sicuro che il caso relativo alla mia posizione personale si chiarirà presto”, conclude.