L’uomo era stato tratto in arresto in flagranza di reato nel maggio scorso, dallo stesso personale che oggi lo ha tradotto in carcere, perché dedito ad una attività di spaccio di cocaina e crack, effettuata dal proprio domicilio attraverso una finestra posteriore situata al piano terra.
L’indagine della Squadra Anticrimine del Commissariato di Avezzano aveva accertato numerose cessioni di crack a vari assuntori, segnalati alla competente Prefettura.
Proprio nei confronti di una sua cliente, il giovane, una volta scarcerato e posto agli arresti domiciliari, aveva indirizzato gravissime minacce di morte tramite i social network, perché convinto che la donna avesse avuto un ruolo particolare come testimone nelle indagini condotte nei suoi confronti.
Le ripetute minacce di future vendette hanno ingenerato nella donna un perdurante stato di paura, per cui, pochi giorni dopo il termine dell’esecuzione della misura cautelare, il G.I.P. presso il Tribunale di Avezzano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha ritenuto di emettere un nuovo provvedimento restrittivo.
L’uomo è stato dunque associato alla Casa Circondariale di Avezzano.