Villavallelonga. Dopo l’amara vicenda della “strada nel bosco”, la lingua d’asfalto che porta nella località Aceretta, nel cuore di una Zona a Protezione Speciale, il territorio di Villavallelonga torna alla ribalta a causa dello sversamento e spandimento di ingenti quantità di materiale, di natura e provenienza incerta, su diversi terreni adiacenti al Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise.
Nei giorni scorsi diverse decine di mezzi pesanti si sono recati verso la zona del Galoppatoio di Villavallelonga, all’ingresso del paese. Questo insolito ed anomalo traffico pesante ha incuriosito ed allertato diversi cittadini locali che, recandosi sui luoghi, hanno potuto documentare e fotografare da vicino il materiale sversato e, dalle foto, è chiaramente visibile in esso la presenza di elementi plastici e di presidi medici-ospedalieri, inquinanti o potenzialmente tali.
Il materiale è stato poi arato e miscelato quasi immediatamente nei terreni di conferimento, con interramento e cancellazione di tali residui.
Il WWF Abruzzo Montano, allertato da questi cittadini, ha inoltrato una segnalazione di emergenza ambientale al Sindaco, all’ARTA, ai Carabinieri Forestale e alla Procura della Repubblica di Avezzano, affinché siano eseguiti sopralluoghi, accertamenti e indagini adeguate per accertare la conformità e la provenienza del materiale, verificare lo stato dei luoghi e identificare eventuali reati in materia ambientale.
Il WWF Abruzzo Montano ringrazia “la sensibilità e la partecipazione attiva di cittadini amanti e tutori del proprio territorio, che con coraggio hanno documentato una situazione di danno ambientale, che sarebbe passata inosservata senza il loro intervento, in un luogo rimasto incontaminato per secoli ma ora costantemente aggredito e violentato dall’uomo”.