L’Aquila. ‘Sabato 27 maggio, dopo quasi sei mesi di inattività, l’Asilo Occupato tornerà a farsi vedere e sentire, con un evento che si svolgerà nel giardino dello stabile: “L’ASILO STA #FORE – Giornata d’Arte Liberata”.
Le altre entrate che danno accesso all’interno dell’edificio rimarranno chiuse, per decisione degli stessi occupanti: le motivazioni sono principalmente legate alla sicurezza comune, essendo le mura del posto non più così affidabili dopo gli ultimi eventi sismici, ma anche logistiche, dal momento che dopo lo scorso inverno le tubature dell’acqua si sono danneggiate e non sarà possibile per tanto usufruire d’acqua corrente e perciò dei servizi.
L’iniziativa da noi proposta ha l’obiettivo di riportare alla luce una questione che è ormai impellente all’interno della lista delle “cose da fare” per la ricostruzione aquilana: avviare i cantieri dello stabile in viale Duca degli Abruzzi e realizzare, con la partecipazione della cittadinanza, quel “Centro di aggregazione intergenerazionale” di cui tanto si è parlato in questi ultimi anni.
Lo scorso anno il collettivo dell’Asilo si è reso più che disponibile nel dialogare con l’Amministrazione affinché questo progetto andasse in porto: ci siamo presi l’impegno di aprire tutte le porte e accompagnare i periti che hanno partecipato al bando edilizio ad osservare l’interno dell’edificio e abbiamo offerto la nostra esperienza di gestione e relazione con la vera “partecipazione dal basso”, fornendo consigli riguardo la gestione futura dello stabile.
Il portone rosso tuttavia, è chiuso dal 18 gennaio con la motivazione di “incertezza sulla vulnerabilità sismica”.
Quello che ci interessa a questo punto è capire che fine hanno fatto i fondi Meloni, destinati al recupero dello stabile e tutte le promesse fatte sull’imminente inizio dei lavori… Non perché noi ci sentiamo “i padroni dell’Asilo” ma perché come abbiamo sempre dichiarato abbiamo bisogno di spazi e vogliamo che questi vengano restituiti alla città tutta!
Affinché NON si torni al totale abbandono in cui versava lo stabile nel periodo antecedente al sisma, ci impegneremo e vigileremo perché la futura Amministrazione eletta utilizzi nell’assoluta trasparenza quei fondi che lo stato ha stanziato nel 2014.
Così come gli occupanti sono stati disponibili al confronto, anche l’Amministrazione uscente, con il Sindaco Massimo Cialente, ha saputo essere di aperte vedute, ragionando insieme al collettivo affinché quello che è stato creato all’interno dell’Asilo possa continuare ad esistere altrove: quello che ora chiediamo, ribadendolo nell’evento di sabato, è di DIMOSTRARE che questa apertura di vedute sia reale, attuando a livello pratico le promesse fatte e consegnando quindi una sede all’interno della quale il progetto “Asilo” possa continuare a svilupparsi, con la partecipazione di tutta la cittadinanza.
Dopo il 2009 lo scopo dell’occupazione era anche quello di uscire dall’assistenzialismo della fase emergenziale post-sisma e cominciare a trovare forme di autodeterminazione, scelta consapevole delle esigenze di una parte della città, quella più giovane e non solo.
Per chi ha messo anima e corpo in questo progetto è un motivo di orgoglio essere riusciti, senza l’aiuto di fondi, ma con le innumerevoli iniziative autofinanziate, ad offrire attività sportive, cineforum, corsi, mostre d’arte e musica.
C’è voluta tanta pazienza e impegno a far rivivere quell’enorme palazzo vuoto e buio, a creare nel suo interno un punto di unione e aggregazione di idee che negli anni ha accolto persone di ogni età, idea politica ed estrazione sociale. Questa è già una vittoria, non solo per chi si è coinvolto in prima persona, ma anche per la nostra comune concezione di cittadinanza attiva.
Non vedremo mai una reale ricostruzione a L’Aquila, se non sarà preso in esame anche l’aspetto sociale della questione e se la spontanea partecipazione dei cittadini non verrà presa in considerazione, è pertanto necessario che “dall’alto” ci sia un riscontro, attraverso un’accettazione delle libere iniziative popolari e la facilitazione della loro applicazione.
L’iniziativa di sabato, che inizierà a partire dalle 15.00 di pomeriggio, rappresenterà proprio quel carattere eclettico e aperto ad ogni contaminazione che il luogo ha sempre avuto: ci sarà musica, balli popolari, palco e microfono aperto, writing, jam session e concerti e sarà anche possibile esporre i propri lavori artistici o artigianali, così come crearli direttamente li, all’interno della sinergia dell’Asilo.
Ci si vede quindi Sabato 27 Maggio all’Asilo, con l’Asilo e per l’Asilo’, si legge in una nota del Collettivo dell’Asilo Occupato.