L’Aquila. La parola ‘sanità’ avrà domani, mercoledì 17 maggio, un ‘suono’ decisamente diverso in ospedale: note di Beethoven durante la dialisi e sonorità (anche) di Mozart nei pressi dei poliambulatori.
Dalle ore 11, al San Salvatore, l’atmosfera ospedaliera si dipanerà secondo uno ‘spartito’ diverso grazie all’esibizione dell’associazione dei Solisti Aquilani che diffonderanno, in alcuni punti del presidio, risonanze virtuose di violino e pianoforte.
Le note cominceranno a diffondersi, in contemporanea, all’interno del reparto dialisi e nei poliambulatori (area diabetologica) mentre, a partire da mezzogiorno, si udiranno anche nell’area esterna delle sale operatorie.
Un paio d’ore in cui l’ambiente sanitario avrà maggiore ‘leggerezza’ e vibrazioni emotive, nel solco di un’esperienza che è giunta ormai al quinto anno e che si iscrive nel capitolo della cosiddetta umanizzazione della sanità, promosso e sostenuto dalla direzione sanitaria del presidio.
Al reparto dialisi, alle 11.00, si esibirà il trio dei solisti aquilani composto da: Federico Cardilli (violino), Margherita Di Giovanni (viola) e Giulio Ferretti (violoncello). Verranno eseguite musiche di Schubert, Beethoven e Klein. Simultaneamente, come detto, entreranno in azione gli allievi della scuola media ‘D. Alighieri’ a indirizzo musicale che porteranno le loro note nell’area diabetologica dei poliambulatori e, successivamente, alle ore 12.00, all’area esterna delle sale operatorie dell’ospedale.
Gli allievi della Media a indirizzo musicale che si esibiranno domani sono: Fiorella Di Nino, Carlotta Amorosi, Sara Panepucci, Michele Di Loreto, Giulia Cardarelli, Laura Badia Cristina Petrocco, Giulia Mariani, Beatrice Del Vecchio, Enzo Benchea, Martina Di Nardo, Arlette Milena Custode, Francesco Spera, Laura Sescu, Martini Melizza, Leonardo Giannangeli, Irene D’Angelo, Simone Del Vecchio, Debora Bakaj, Riccardo Battaglia, Marco Coccciolone, Sara Colaianni, Nicole Trombetta, Sveva De Luca, Ludovica Leone, Davide Paolucci ed Elena Cantalini.
Le esecuzioni porteranno ariette, preludi e valzer tra camici bianchi, pazienti e utenti, spaziando tra generi ed epoche diverse per dar vita a un repertorio assolutamente godibile. Verranno proposti, tra gli altri, brani di Bach, Mozart, Vinciguerra, Molin e Barrat.
L’idea di associare la musica all’ambiente ospedaliero è ormai consolidata e si è rilevata felice tanto che, ormai da 5 anni, riscuote un ampio gradimento da parte degli utenti, in alcuni casi entusiasti.
Un fatto che rientra nel processo di umanizzazione della sanità, da tempo avviato dalla Asl e declinato di volta in volta in modo diverso, nell’ottica di una migliore qualità di vita del paziente.